lunedì 2 agosto 2021

Se il parterre è proprio 'terra terra', al Circo Massimo-Roma e in Piazza Duomo-Spoleto

 Ho pietà umana per alcuni colleghi costretti, per sbarcare il lunario, a dare notizia di 'chi c'era e chi non c'era' alla tale festa, al tale spettacolo. Anche perchè, nel caso della feste soprattutto, dove potrebbero profittare di banchetti e bevute, laddove vengono offerti, a sbafo, con la scusa di vedere 'chi c'era e chi non c'era', come nel caso di una nota nobildonna, ora anche 'prezzemolina tv' che ne imbandisce uno al mese dalle parti dell'Appia, nella sua grandiosa villa.  Anche se, bisogna aggiungere,  che a loro ed ai giornali per i quali curano apposite rubriche, interessa sapere solo 'chi c'era'.  Al 'chi non c'era' pensano i lettori, tirando le somme. Ma i lettori se ne fregano, avendo altro cui pesnare.

 Solo che...e qui viene il bello, le notizie sul 'chi c'era', cosiddetto 'parterre', loro le ricevono direttamente dai padroni di casa o dagli uffici stampa delle istituzioni - Opera e Santa Cecilia, tanto per fare due esempi - senza aver accesso ai banchetti e senza poter assistere ad uno spettacolo ( in cuor nostro pensiamo anche che si annoierebbero se vi fossero costretti, e non pensiamo male).

 Nel caso della Bohème di Puccini al Circo Massimo, nella recita di venerdì scorso, il Corriere della Sera  riferisce che  c'era un 'gran parterre'. Leggere per credere: Carlo Fuortes, Silvia Calandrelli, Virginia Raggi, Maddalena e Gianni Letta, Rajna Kabaivanska, Valentina Carrasco, l'ambasciatore di Francia in Italia Masset, Sandra Carraro e Francesca Cima.  E c'era anche Harvey Keitel che, a detta di tutti, avrebbe dovuto essere in quarantena, dopo aver partecipato ad un festival sardo, nel quale si è sviluppato un focolaio di Covid che sta preoccupando sia l'organizzatrice che i responsabili sanitari. 

 Ora potremmo suggerire qualche ragione per ognuno dei partecipanti a questo parterre davvero 'terra terra' :per alcuni ragioni  istituzionali, per  altri presenzialiste,  ragioni adulatorie per qualcuno,  e per altri ancora ' non se ne perdono una'  per non stare da soli a casa, dove magari si tirerebbero i piatti addosso ecc... ecc...

 Insomma c'era di meglio se solo si andava a sbirciare  la gente in giro, che so a Piazza di Spagna. Ma si vede che la famosa piazza non ha un ufficio stampa che pensa anche a questo. 


 Un altro grande appuntamento ci ha lasciati basiti per il relativo parterre. Concerto in Piazza Duomo a Spoleto per la chiusura del Festival. Anche lì 'gran parterre': Giorgio Mulè, giornalista Mediaset, che  ha accolto con entusiasmo la sua nomina a sottosegretario del Viminale perchè può andare ai concerti senza pagare mai il biglietto. E in  suo onore,  non certo del Concerto, c'erano generali e comandanti di tutti i corpi militari dello Stato nazionali e regionali.  Mancava il ministro Franceschini e mancava persino Causi,  cattedratico, parlamentare PD, più noto come 'signor Veaute', dal nome della sua dolce metà, ora al vertice del festival spoletino.

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