venerdì 13 agosto 2021

Anna Pirozzi, soprano, parla dei cantanti e della esigenza di avere il phisique du role

Negli ultimi anni, ma anche prima, si è molto discusso della 'presenza' - bella o magra che dir si voglia - dei cantanti. In verità più delle cantanti, dopo che ci siamo abituati all'idea che 'grasso non è bello'.

Il caso della Oropesa che pesava oltre misura, alla quale venne consigliato dalla direzione del Metropolitan di dimagrire e poi tornare a farsi sentire, a tutti noto, va letto anche e soprattutto come una caso clinico. L'eccessivo peso non giova alla salute, ed è ormai una favola la credenza che si sposi meglio ad una bella voce.  Perchè altrimenti dovremmo pensare che tutte le cantanti - limitiamoci alle cantanti per le quali la questione è più spesso posta - che hanno un peso 'normale' , la loro voce non ne avrebbe un vantaggio. Fandonie.

 C'e da dire che il peso eccesivo crea problemi. Prendiamo ad esempio il caso Pavarotti che negli ultimi anni di palcoscenico, anche per problemi di altro genere, non riusciva neppure a stare in piedi a lungo e i registi che lo avevano in affidamento sapevano che dovevano disseminare il palcoscenico di sgabelli pronti all'uso. 

 Ora se alla Pirozzi, che a noi sembra, dalle poche foto che di Lei abbiamo visto, appartenere semmai, da punto di vista del peso corporeo, alla categoria 'generose', piuttosto che a quello delle 'grasse',  qualcuno può aver creato problemi per via del suo peso , 'generoso', crediamo abbia sbagliato. 

Perchè, allora, gli stessi, che cosa avrebbero  dovuto dire dell' Aida dell'Arena di Verona, che abbiamo visto in tv martedì sera, che era veramente eccessivamente in carne, il che - lo ripetiamo -  salvo rarissimi casi pone un problema di salute, non semplicemente estetico. Proprio l'altra sera, a proposito dell'Aida, anche noi ci siamo permessi di scherzare, perchè l'avevano truccata, addobbata come peggio non potevano, su di lei che certamente, con tutta la passione possibile, anche Radames  faticava certamente ad innamorarsene. 

 Di contro, c'è anche il caso di chi, come Ambrogio Maestri, interpretando Falstaff (Verdi), non ha avuto bisogno di ricorrere a pancione posticcio, data la sua mole; ma certo che anche lui, Falstaff a parte, è in sovrappeso (dichiara: 150 chilogrammi; alto quasi 2 metri!).

Il caso di certe cantanti del passato, grandiose, quasi monumentali per la voce, ma anche per il peso, è ormai desueto. Pensiamo alla Caballé degli ultimi anni di carriera, o alla maestosa Jessye Norman che nell'opera Didone ed Enea di Purcell era comunque una superba regina. Oggi sarebbe difficile vederne calcare le scene in quelle stesse condizioni. Però sia chiaro, il problema, nella gran parte dei casi - che non ci sembra sia quello della Pirozzi - è principalmente di ordine medico e riguarda la salute prima della voce.  

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