martedì 14 febbraio 2023

Abbandoni eccellenti del Comitato per le celebrazioni pucciniane, in dissenso con la gestione Veronesi, contestata da molti e per diverse ragioni

 “Le dimissioni del tesoriere ( prof. Nicola Bellini, ndr) e di altri componenti del comitato(m.Chailly e on. Di Giorgi presidente del Comitato scientifico, ndr), in aggiunta alla mancanza di un project manager che possa supportare l’azione della presidenza, con il compito di dare seguito alle proposte del Comitato scientifico e per seguirne l’eventuale realizzazione mi inducono a ritenere che non ci siano le condizioni, al momento, per poter svolgere un proficuo lavoro” dice Di Giorgi .

“Tengo infine a precisare – conclude riguardo alla candidatura con Fdi del presidente del Comitato, Alberto Veronesi, per la Regione Lombardia – che le mie sono valutazioni che riguardano esclusivamente la gestione delle Celebrazioni e che non hanno nulla a che fare con le scelte politiche del presidente verso le quali nutro il massimo rispetto, come sempre in questi casi”.

Il Comitato, che gode di fondi pubblici, è stato insediato per organizzare le celebrazioni verso il centenario della morte di Puccini che ricade nel 2024.  il sindaco di Viareggio (Lucca), Giorgio Del Ghingaro, critica apertamente  invece la decisione  di Veronesi e in un post su Fb pone dubbi sull’opportunità di proseguire nel ruolo di presidente del Comitato delle Celebrazioni Pucciniane.

Del Ghingaro, ricordando che Veronesi era stato nominato dall’ex premier Mario Draghi al vertice del Comitato, scrive che il maestro “deve, prima di ogni cosa, essere sopra le parti” pertanto “non condivido la sua scelta di candidarsi, in qualsiasi partito abbia deciso di farlo, alle elezioni regionali in Lombardia. Questo sua decisione, ancorché libera e legittima mi appare, nella sua attuale veste di presidente di un Comitato così altamente istituzionale, inopportuna e portatrice di inevitabili divisioni che potranno solo complicare e rallentare i lavori dell’organismo già complesso da gestire”. “Gli auguro – aggiunge – tutta la miglior fortuna in questa sua nuova avventura e al contempo spero voglia ripensare il suo ruolo nel Comitato Pucciniano, per non creare difficoltà e imbarazzi nelle diverse componenti. Tutto e il contrario di tutto nella vita non si può fare, ogni tanto bisogna scegliere”. “Ad Alberto voglio bene, è acuto, simpaticissimo, piacevole e capace di esprimere una professionalità a volte travolgente”, ma, sottolinea Del Ghingaro, “dirigere un’orchestra di grandi professionisti, però, non è uguale a coordinare una ventina di interlocutori appassionati, portatori di vari interessi, collocati in diverse maniere a livello accademico, sociale e istituzionale, che un decreto ha unito in un organismo nel nome di Puccini, con un obiettivo chiaro: celebrarlo. Chi è a capo di un consesso del genere deve avere la disponibilità all’ascolto e alla condivisione, deve condurre verso una meta prestigiosa una macchina molto sofisticata e costosa, senza permettersi frenate e sbandate. Deve, prima di ogni cosa, essere sopra le parti, per confermare a tutti di essere garantiti nel loro lavoro complicato di portatori d’interesse”.

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P.S. 

 La nomina del m. Alberto Veronesi a Presidente del comitato per le celebrazioni pucciniane del 2024,   nonostante l'abbia fatta, Mario Draghi, non è stata certamente la più felice e neppure la più idonea dell'ex Presidente del Consiglio. Che evidentemente in fatto di musica capiva poco e si è perciò fatto influenzare dai suggerimenti di cattivi consiglieri che esistono ovunque e che mettono bocca anche quando c'è di mezzo il buon nome del nostro Paese, perfino  nella occasione in cui viene celebrato uno dei musicisti più eseguiti nel mondo: Giacomo Puccini, morto cento anni fa,. 1924, a Bruxelles.

 Forse Chailly, che alle opere di Puccini, nei suoi anni scaligeri, si  sta dedicando con convinzione e slancio ( a differenza del suo predecessore Barenboim, in accordo con Lissner; ed anche di Claudio Abbado, se vogliamo andare addietro negli anni)  sarebbe stato il nome giusto; oppure uno degli studiosi più rinomati del musicista, uno di quelli magari che sta curando l'edizione critica di tutte le sue opere,  o un musicologo con identiche competenza. Insomma prima di Veronesi...

Questo Comitato eletto ed insediato, dal quale si registrano già le prime autorevoli dimissioni, causa la 'poca trasparenza' dell'attività di Veronesi, al quale si rimprovera di non avere ancora chiaro un piano, al di là delle parole, tante, uscite dalla sua bocca: faremo di Viareggio la nuova Salisburgo...  e ulteriormente contestato per le sue continue giravolte  politiche, dove risulta perennemente non votato e che per questo avrebbero dovuto consigliargli di rinunciarvi definitivamente - PD,  Italia Viva, Lega e Fratelli d'Italia, il partito nel quale si è candidato alla Regione Lombardia, nelle cui elezioni non è risultato eletto, perchè  ha ottenuto solo 1.077 voti - ed ha costituito l'ultimo appiglio per i suoi contestatori che hanno richiesto le sue dimissioni dalla presidenza del Comitato pucciniano. A questi Veronesi ha risposto che si sarebbe dimesso se glielo avesse chiesto la presidente del Consiglio dei ministri - che non glielo ha chiesto- nel cui partito, FDI, si è candidato alla regione Lombardia ( P.A.)

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