sabato 18 febbraio 2023

La Russia protesta con il nostro ambasciatore a Mosca per la cancellazione di spettacoli con artisti russi nel nostro paese ( da Notizie.it)

 Il ministero degli Esteri di Mosca ha comunicato di aver “convocato l’ambasciatore italiano” in Russia, Giorgio Starace, per esprimergli lo “sconcerto per la recente cancellazione” delle esibizioni di alcuni artisti russi in Italia.

La Russia convoca l’ambasciatore italiano a Mosca: sconcerto per l’esclusione degli artisti russi
La Russia convoca l’ambasciatore italiano a Mosca: sconcerto per l’esclusione degli artisti russi

Nel comunicato inviato a Roma, non vengono citati dei particolari eventi, ma l’ultimo caso che ha fatto scalpore riguarda l’annullamento del concerto del pianista Denis Matsuev, accusato di essere un sostenitore di Vladimir Putin. L’artista avrebbe dovuto esibirsi al Festival internazionale di Bergamo e Brescia nel maggio del 2023.

Altri due casi eccellenti sono stati quelli del ballerino russo di origine ucraina Serghei Polunin, che non ha potuto esibirsi al Teatro Arcimboldi di Milano, e della pianista ucraino-americana Valentina Lisitsa, che è stata esclusa dalla Fenice di Venezia. Entrambi sono stati giudicati sostenitori dell’operazione militare di Putin in Ucraina.

“L’ambasciata dell’Ucraina in Italia continuerà a fare da censore?”

Secondo la diplomazia di Mosca, queste cancellazioni “sfortunatamente testimoniano una tendenza a discriminare gli artisti russi“. La sua protesta ha ripreso quella dell’ambasciata russa in Italia, che aveva evidenziato come l’esclusione di Denis Matsuev fosse stata decisa dopo la richiesta in tal senso dell’ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk.

L’ambasciata dell’Ucraina in Italia continuerà a fare da censore delle sale da concerto e dei teatri italiani o c’è speranza che l’Italia possa ancora difendere la sua sovranità in questo campo?”, aveva chiesto la missione diplomatica russa.


I dirigenti russi si sono detti molto colpiti dalle esclusioni di musicisti, e in alcuni casi anche di composizioni oppure opere di letteratura russe, e continuano a denunciare questa politica, definita del culture cancel, che, hanno fatto notare da Mosca, non era stata effettuata nemmeno durante la Guerra fredda.

L’esclusione degli artisti russi “è in contrasto con le dichiarazioni di rappresentanti della dirigenza italiana”

Nel dicembre del 2022, Mosca aveva invece mostrato di aver apprezzato la decisione della Scala di Milano di inaugurare la sua stagione con il Boris Godunov di Modest Musorgskij, nonostante le proteste del console ucraino Adrii Kartysh.

In occasione della prima, il premier Giorgia Meloni aveva chiesto di non “mescolare dimensioni che sono diverse”, come quella politica e quella culturale.

Ricordando quanto detto dal presidente del consiglio, il ministero degli Esteri russo ha affermato a Giorgio Starace che l’esclusione degli artisti russi dalle scene italiane “è in contrasto con le dichiarazioni di rappresentanti della dirigenza italiana sull’importanza di mantenere un unico spazio culturale europeo e mondiale e l’inammissibilità di erigere barriere basate sulla nazionalità”.

L’ambasciatore italiano a Mosca è stato “informato” delle “valutazioni” sulle “forniture di armi a Kiev”

Nel colloquio con Giorgio Starace, le autorità russe hanno anche fatto riferimento alle forniture militari italiane inviate all’Ucraina.

Il ministero degli Esteri della Russia nel suo comunicato ha scritto di aver “informato” l’ambasciatore delle “valutazioni” di Mosca riguardanti “le attuali forniture di armi ed equipaggiamento militare al regime di Kiev, incluse armi offensive, l’addestramento di personale militare ucraino e, in generale, la linea dell’Occidente per provocare un’escalation del conflitto”.

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