lunedì 27 febbraio 2023

Giorgia Meloni deve proibire ai suoi ministri di parlare. Gli metta la museruola

  Se non fosse che l'arnese si mette prevalentemente agli animali, diremmo che Giorgia Meloni ai suoi ministri deve mettere la museruola,  perchè quando aprono bocca dicono idiozie e recano danno  alla loro personale reputazione ma anche  al suo governo. Non siete convinti? Ecco un breve florilegio.

 Cominciamo dal Ministro della giustizia Nordio che, nelle sue due uscite, sul caso Delmastro-Donzelli e Cospito, ha detto tutto ed il contrario di tutto, contraddicendosi perfino nelle sue dichiarazioni rese in Parlamento.

 Atti 'non segreti', ma 'sensibili' aveva detto sul primo caso, terminando senza assumere decisioni e rimandando tutto alla magistratura che si era nel frattempo interessata al caso. Poi, all'improvviso,  senza attendere le decisioni del tribunale, ha scagionato i due, assumendosene la responsabilità: non hanno infranto nessuna regola.

Analogo, ma opposto comportamento ha tenuto sul caso Cospito, alla cui richiesta di uscire dal '41 bis' per gravi, evidenti motivi di salute, ha deciso  che non era il caso di concederglielo, nonostante  che di lì a pochi giorni la Cassazione si sarebbe pronunciata sull'argomento. Inutile rammentargli che se a Cospito dovesse succedere qualcosa di grave - la morte per digiuno che purtroppo si teme - con quale faccia si presenterà a difendere la sua intransigenza, solitamente usata con i  i deboli, mentre con i forti si è più accondiscendenti? Si tratta di atteggiamenti propri dei 'regimi'.

 E mentre  decide di  continuare con il carcere duro per Cospito, da un carcere di massima sicurezza,  evade, con una fuga rocambolesca se non addirittura 'comica', un famoso boss della mafia del Gargano. Se avesse applicato la stessa durezza e vigilanza, forse il caso Cospito si sarebbe avviato a soluzione, e il boss sarebbe ancora dietro le sbarre.  Perciò è meglio che taccia e che Giorgia Meloni vigili sul suo silenzio. 


Poi c'è il caso di Valditara, ministro dell'Istruzione e del merito -  immeritata tale  denominazione nel suo caso.

 All'indomani del pestaggio di due studenti a Firenze, da parte di un gruppo di facinorosi del Movimento giovanile di Fratelli d'Italia (il partito e la sezione giovanile hanno la sede a Firenze negli stessi locali, dunque nessun dubbio sulla filiazione del movimento dal partito della Meloni), una preside, a seguito di una lettera pubblica  inviata agli studenti  per invitarli a vigilare, a non restare indifferenti perchè ' i fascismi sono sempre in agguato', il  Ministro bolla quella lettera come 'impropria' e, minaccia, ove ne ravvisasse gli estremi, provvedimenti disciplinari contro la preside. Il gruppo di fascisti picchiatori non ha ricevuto nessuna condanna, anche solo formale dal ministro e  dalla premier. Propaganda politica ha aggiunto al suo giudizio su quella lettera. Dimenticando che, appena insediato, nel giorno che ricordava la caduta del 'muro di Berlino' ha scritto a tutte le scuole una lettera per segnalare i 'danni del Comunismo'.

 

Infine, il ministro dell'Interno Piantedosi, già capo di gabinetto di Salvini -  si sente e si vede, che ha così commentato il tragico naufragio dell'altro ieri sulle coste calabre; quando, ad un centinaio di metri dalla riva, il barcone si è sfasciato e sono morti oltre cento migranti ( Afganistan, Pakistan e Iran) fra donne uomini e bambini, perfino un neonato.  Lui  ha aperto la bocca e gli  ha dato fiato: non devono partire, ha commentato. E il messaggio era rivolto naturalmente ai sensibili scafisti ed ai temerari migranti, i quali, gli uni e gli altri, in caso di mare grosso, devono rimandare le partenze. Come si fa in aeroporto in caso di condizioni metereologiche avverse. 

Nessun accenno alle navi delle ong che il suo ministero ha sequestrato in porti italiani, lontani dal Mediterraneo ( per non essere indotti nella tentazione di salvare vite umane, in caso di naufragi) che senza soccorritori, si trasforma ogni volta in un grande cimitero. Ma può una persona qualunque, e ancor più un ministro esprimersi con tanta superficialità e dispregio delle leggi del diritto del mare e  internazionale.

Perciò, prima  ancora che commettano altri danni, consigliamo alla premier Meloni di mettere a questi  tre ministri la museruola, e magari anche agli altri, per evitare che li imitino, perchè , è bene ricordarlo, la madre dei... è sempre incinta, e pare che fra i politici ne ha partorito a centinaia.


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