Sì, straparla Giammarco Mazzi. Ha straparlato del Festival di Sanremo, nonostante il successo delle ultime edizioni, perchè alla direzione del festival lui c'è stato per alcuni anni ed ora non più, mentre adesso è sottosegretario del Ministro della cultura. Da quell'autorevole pulpito, ci ha detto che il festival è 'di sinistra', e dunque non va bene quando il governo è 'di destra', e quindi bisogna adeguarlo, cambiando la direzione. E il successo, allora? Non importa.
Ma gli sproloqui di Mazzi non si fermano a Sanremo. Mentre tace sulla rovinosa caduta della grande stella cometa di acciaio sui gradoni dell'Arena di Verona (la cui installazione dipende quasi certamente della società 'Arena di Verona' della quale fu messo a capo dal sindaco Sboarina, di FdI, nel 2018, e dalla quale preferirebbe non dimettersi, anche ora che è sottosegretario: che faccia tosta!), parla, straparla della successione a Cecilia Gadia il cui mandato come sovrintendente è in scadenza. Ma che lui vorrebbe restasse, fosse cioè riconfermata dal nuovo sindaco di sinistra Tommasi, lui dice 'visti i risultati'. Ma dimenticando che la Gasdia si fece coinvolgere direttamente dalla politica, capolista di FdI alle ultime elezioni, altrimenti Sboarina, di destra come la Gasdia, non l'avrebbe premiata con la sovrintendenza.
Per quel poco che sappiamo, osservata di lontano, la gestione dell'Arena ci è parsa 'non c'è male'; la Gadia capisce di musica, ma... perchè fare ogni anno, all'interno del festival estivo, una sorta di 'Festival Zeffirelli'? (perchè di destra?); come è andato, ad esempio, il botteghino durante i suoi anni non sappiamo e sarebbe utile saperlo per dare un giudizio più fondato.
Ora il Mazzi che ha invocato cambio di direzione al Festival di Sanremo, solo perchè è cambiato il governo, a dispetto dei successi tv, è lo stesso che si sta adoperando, agendo sui consiglieri dell'Arena che fanno più o meno riferimento al Ministero, perchè Tommasi rinnovi l'incarico a Cecilia Gasdia.
Ma a Verona non è cambiato il governo della città e il sindaco in carica non è anche presidente della Fondazione lirica? e non spetta a lui indicare al ministro, per la convalida della nomina, il nome del sovrintendente, d'accordo con il Consiglio di Indirizzo della fondazione? Perchè allora Gasdia deve restare a Verona e Amadeus deve andar via?
Ammesso che la Gasdia abbia fatto bene, e che Amadeus bene ha fatto, dovrebbero sloggiare perchè è cambiato il colore politico del governo del paese e del Comune di Verona?
Il disastro italiano nasce dal fatto che la politica, non pienamente soddisfatta dei molti errori compiuti nella scelta dei candidati alle cariche pubbliche (parlamentari, senatori, governatori, sindaci), vuole nell'errore perseverare - cosa davvero diabolica - premiando per la loro fedeltà e militanza partitica persone indegne ed incapaci con incarichi in istituzioni. E i mali sotto gli occhi di tutti ne sono la diretta conseguenza.
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