martedì 7 febbraio 2023

Lettera accorata a GIORGIA MELONI

 

Gent.le presidente,

non consideri una inutile provocazione ciò che stiamo per proporle, dopo aver assistito alle prime battute del Festival della Canzone italiana di Sanremo, alla presenza del Presidente della Repubblica, accompagnato da sua figlia, dove è salito sul palcoscenico quel geniale folletto di Roberto Benigni, per rendere omaggio ai 75 anni della Costituzione italiana. Mezzora e passa di pura bellezza, a dimostrare prima ancora di cominciare la gara canora, che Sanremo non è solo canzonette.

Ci permettiamo di suggerirle un modo istituzionalmente elegante per cancellare la figuraccia che la Rai ha fatto fare al nostro Paese con quello che ormai tutti considerano uno sgarbo ai danni del presidente Zelensky, che Lei incontrerà fra pochi giorni, nella sua visita già annunciata a Kiev.

Il presidente Zelensky che con tutto il suo popolo vive sotto le bombe da un anno, ha risposto allo sgarbo della Rai ed alle polemiche nate nei comodi e confortevoli salotti italiani, con l'invio a Sanremo di una lettera, al posto dell'annunciato video, mai smentito fino alla vigilia.


Gent.le Presidente, quella lettera non può leggerla Amadeus, sarebbe uno sgarbo ulteriore. Vada a Sanremo e legga Lei la lettera che il presidente Zelensky ha voluto rivolgere al nostro paese.


Dopo Mattarella, presente alla serata inaugurale del festival, la sua presenza a quella finale, recando la lettera di Zelensky sarebbe una altrettanto degna chiusura.

Ci pensi. Grazie.

                                                                                pietro acquafredda


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