Silvio Berlusconi è stato preso in contropiede dall’uscita di Volodymyr Zelensky che l’ha chiamato direttamente in causa per la prima volta con un attacco molto duro: “La sua casa non è mai stata bombardata, i russi non sono mai arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha mai ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle tre di notte per scappare”. Risposta arrivata proprio durante la visita ufficiale della leader della coalizione di governo Giorgia Meloni a Kiev.
Non gli sono piaciute le parole di qualche giorno prima che Berlusconi, che non ha mai rinnegato la sua amicizia con Vladimir Putin, gli ha rivolto: “Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.
Ma il Cav, nato nel 1936, che ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale da bambino nella Milano bombardata prima, poi sfollato con mamma Rosa a Oltrona San Mamette – un paesino in provincia di Como -, ha deciso di non rispondere ufficialmente a Zelensky anche se è emerso un virgolettato che circola insistentemente da ieri sera e viene riportato da diversi giornali, fatto filtrare dal partito, e forse ritirato su ferma richiesta di Palazzo Chigi, dice: “Non è vero che non conosco la guerra da ragazzino sono stato sfollato anche io, gli orrori della guerra li ho vissuti” per poi attaccare nuovamente Zelensky, in questo caso per rispondere alle considerazioni fatte su di lui: “Non sa niente di me”.
In sua difesa è scesa subito in campo Maria Zakarova, la portavoce del ministero degli Esteri russo: “In un ennesimo attacco di rabbia impotente, l’abitante del bunker si è scagliato contro Berlusconi, perché questi ha ricordato al regime di Kiev del Donbass”.
Durante questo scambio Giorgia Meloni era in visita a Kiev che ha confidato ai suoi di essere molto arrabbiata con Berlusconi. Di più: la presidente del Consiglio pensa che il leader di Forza Italia voglia “indebolirla” politicamente. “Lo fa apposta. Lo fa per indebolirmi all’estero”, è il virgolettato attribuito alla premier in un retroscena di Repubblica.
La tesi di Berlusconi era stata già rivelata ai suoi parlamentari – e diffusa in alcuni audio rubati poco prima della nascita del governo Meloni, a ottobre – per sostenere che la Russia di Putin “non voleva la guerra” ma l’Ucraina “ha triplicato gli attacchi nel Donbass”. E così avanti fino ad ammettere di aver “riallacciato un po’ i rapporti con Putin, autore di una lettera mandata a Berlusconi al suo ultimo compleanno, insieme a venti bottiglie di vodka. Alla fine Berlusconi avrebbe deciso di rinunciare a una nota ufficiale di replica preferendo mantenere la consegna del silenzio. Ad Arcore, però, restano lo stupore e l’irritazione per i toni duri usati del presidente ucraino contro il Cav che “è sempre stato un uomo di pace, preoccupato ora più che mai dalla possibile escalation del conflitto Kiev-Mosca”.
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P.S.
Se Berlusconi fosse stato un musicista, non importa la sua specialità, in Italia non lo avrebbero fatto suonare nel corso di quest'anno, perchè non ha mai condannato la guerra di aggressione della Russia, perchè non ha mai rinnegato la sua amicizia con il dittatore, e perchè non ha ancora chiaro in testa che nella guerra in atto c'è un invasore che è il suo amico macellaio, ed un invaso che è il paese di Zelenzky ( P.A.)
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