giovedì 23 febbraio 2023

Quel ministro è fascista. Valditara si risente per la lettera della preside Savinio sul 'pericolo fascista' che definisce IMPROPRIA, RIDICOLA e di PROPAGANDA. IL MINISTRO DEVE SCUSARSI CON LA PRESIDE, ALTRIMENTI DIMETTERSI

 Una lettera "impropria, che mi è dispiaciuto leggere". Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha definito così la lettera scritta dalla dirigente scolastica del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze, Annalisa Savino. Nella lettera, la dirigente metteva in relazione il "disgustoso rigurgito" identitario con la politica dell'attuale governo. "Non compete a una preside, nelle sue funzioni, lanciare messaggi di questo tipo - ha detto Valditara - E poi il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti. In Italia non c'è pericolo fascista, né una deriva violenta e autoritaria. Difendere le frontiere e ricordare l'identità di un popolo non ha nulla a che vedere con il fascismo, o peggio con il nazismo". "Non voglio creare martiri - ha poi aggiunto il ministro - queste iniziative sono strumentali ed esprimono una politicizzazione che auspico non abbia un ruolo nelle scuole. Poi, se questi atteggiamenti dovessero persistere con comportamenti che vanno al di là dei confini istituzionali, vedremo se sarà necessario prendere delle misure. Attualmente non è necessario intervenire. Di queste lettere ridicole non so che farmene, sono propaganda".


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Le parole del ministro dell’Istruzione hanno provocato un polverone. “Valditara si mette a censurare il pensiero di una dirigente scolastica? Un atteggiamento grave che lede la libertà di insegnamento. Il Ministro cosa non condivide della lettera? Non pensa che l’indifferenza sia il primo dei pericoli? Non pensa che nei periodi di incertezza e sfiducia collettiva nelle istituzioni abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo? Non pensa che i totalitarismi abbiano rovinato la vita di intere generazioni e che vada condannata sempre violenza e prepotenza? La verità è che avrebbe dovuto essere Valditara a pronunciare quelle parole e a condannare le violenze contro gli studenti di Firenze. Che non lo abbia fatto dice molto. Tutto“, sono le parole al vetriolo della presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi, mentre dai 5 Stelle si parla di “un riflesso di atteggiamenti squadristi“.

E il sindaco di Firenze, Nardella: il ministro si scusi con la preside o si dimetta.

“Il ministro interviene sulla lettera della preside, ma non sull’aggressione”. Sono queste in sostanza le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto con un post su Instagram sulla bufera montata in seguito alle parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “Dopo il pestaggio di sabato mattina – queste le parole esatte del post del primo cittadino – ci aspettavamo che il Ministro Valditara venisse qui a Firenze a parlare con gli studenti o almeno condannasse l’accaduto. Stamattina, invece, ha offeso la preside del Liceo Da Vinci che ha sollevato con rispetto un dibattito su quello che è successo. Le sue parole oltraggiose – prosegue l’intervento del sindaco – sono inaccettabili per la nostra città e per tutta la comunità scolastica. Valditara si scusi o si dimetta”. 

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