In Ucraina le forze di Kiev si stanno preparando a lanciate una controffensiva a primavera, puntando alla liberazione di tutti i territori occupati, compresa la Crimea, riportando i confini al 1991. Lo ha affermato Vadym Skibitskyi, vice capo del Gur, il servizio di intelligence del ministero della Difesa di Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, oggi ha ricordato il blitz russo in Crimea: "Nove anni fa iniziava l'aggressione russa in Crimea. Ripristineremo la pace nella Penisola", Zelesnky su Telegram ha scfritto: "Quella è la nostra terra, il nostro popolo. Riporteremo la nostra bandiera in ogni angolo dell'Ucraina". La pace sembra quindi sempre più lontana, e il piano proposto dalla Cina è stato bocciato dalla Ue e dal presidente Joe Biden ("Se piace a Putin come può essere un buon piano?).
Mentre il presidente russo è tornato a criticare gli aiuti militari all'Ucraina da parte dell'Alleanza Atlantica: "I Paesi della Nato, seppur indirettamente, sono complici dei crimini del regime di Kiev, che, tra l'altro, sta bombardando aree residenziali della Novorossia e di Donetsk". Putin, intervistato a Russia 1 ha ribadito la minaccia nucleare: "Nelle condizioni attuali, con tutti i principali Paesi Nato che hanno dichiarato che il loro obiettivo principale è infliggerci una sconfitta strategica, così che il nostro popolo possa soffrire come dicono, come possiamo ignorare, in queste condizioni, le capacità nucleari?".
Sulla linea di contatto continua la battaglia per Bakhmut, ormai rasa al suolo. Ieri i Wagner hanno rivendicato la conquista del villaggio di Yahidne, a nord della città contesa, e di essere a 2 km dal centro. L'esercito ucraino ha fatto saltare in aria una diga a Bakhmut, per fermare la avanzata delle forze di Mosca.
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