domenica 12 febbraio 2023

Zelensky all'Italia da Sanremo

 "Cari partecipanti, organizzatori e ospiti del festival, da più di 7 decenni, il festival di Sanremo si sente in tutto il mondo, si sente la sua voce, la sua bellezza, la sua magia, la sua vittoria. Ogni anno, sulle rive del mar ligure, vince la canzone: vincono la cultura e l'arte, la musica vince, e questa è una delle migliori creazioni della civiltà umana. 

Sfortunatamente, per tutto il tempo della sua esistenza l'umanità crea non solo cose belle, e purtroppo oggi nel mio paese si sentono spari ed esplosioni. Ma l'Ucraina sicuramente vincerà questa guerra: vincerà insieme al mondo libero, vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia, e certamente della cultura. 

Ringrazio il popolo italiano e i suoi leader che insieme all'Ucraina avvicinate questa vittoria. Auguro successo a tutti i finalisti e dal profondo del mio cuore voglio invitare i vincitori di quest'anno a Kyiv, in Ucraina, nel giorno della vittoria, nel giorno della nostra vittoria. 

Questa vittoria oggi viene creata e ottenuta in condizioni estremamente difficili. Grazie ai nostri difensori, grazie al loro coraggio, indomabilità, invincibilità. Centinaia di canzoni sono state già scritte su questo e ne ascolterete una oggi. 

E sono sicuro che un giorno ascolteremo tutti insieme la nostra canzone di vittoria. Cordiali saluti, presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky".


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Amadeus, dobbiamo dirlo, ha letto correttamente, come abbiamo constatato questa mattina al computer, la lettera che Zelensky ha inviato a Sanremo, dopo le lunghe  e squallide proteste di mezzo mondo politico italiano che dichiarava inopportuna una sua presenza in video al festival; e ,invece, la premier avrebbe preferito addirittura in carne ed ossa al festival Per non mischiare sacro e profano - si è detto, mentre sacro e profano si sono mischiati ad ogni passo nell'edizione di Sanremo 202 (duemilaventitre), che quell'analfabeta  di Amadeus, geometra per studi, continua a dire Sanremo venti ventitre!

 Prima di dar corso alla lettura della lettera misurata  e convincentissima, perchè 'alta'. come si dice oggi (che certo  altro effetto avrebbe avuto se letta dal mittente in video registrato), Amadeus ha precisato che la traduzione era stata fatta dall'Ambasciata ucraina in Italia, e che la lettera gli era stata consegnata direttamente dall'Ambasciatore a Sanremo.

 Amadeus e la Rai si sono voluti scrollare di dosso ogni responsabilità sulla traduzione che tante volte rischia di  travisare l'originale. Non si dice che tradurre è anche un pò tradire?

Comunque dopo la lettura - che sarebbe stata altra cosa se l'avesse letta almeno la  Meloni, alla vigilia del suo viaggio in Ucraina - è risultato ancora più chiaro che la Rai ha fatto una delle sue più brutte figure, ed insieme alla Rai il nostro Paese, immancabilmente coinvolto dalle mille polemiche attizzate dai cosiddetti 'fiancheggiatori' di Putin, che nella compagine governativa non sono ininfluenti, anche per il loro numero.

 E, infine, l'ultimo schiaffo a Zelensky, che suona come sconfessione delle dichiarazioni ufficiali che ogni giorno la Meloni va facendo a favore della resistenza ucraina e per convincere gli alleati sulla necessità dell'invio di armi di difesa, la lettura avvenuta a notte fonda. Ci è mancato poco che si dimenticassero di leggerla e la rispedissero al mittente. Una vera figura di m... ( P.A.)

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