giovedì 5 gennaio 2023

Mons.Gaenswein parla troppo, dimenticando l'invito biblico: promptus ad audiendum, tardus ad loquendum

 Monsignor Georg Gaenswein, meglio conosciuto come padre Georg, ora orfano del Papa Emerito Benedetto XVI, scomparso qualche giorno fa, del quale si è preso cura per anni, guarda al suo futuro e sa che difficilmente potrà tornare in Curia. È Prefetto della Casa Pontificia ma nel 2020 è stato congedato da Papa Francesco, pur mantenendo la sua carica. In un libro, che uscirà la prossima settimana, rivela il retroscena e si autodefinisce un «prefetto dimezzato», prendendo l'immagine, come lui dice, dal titolo del libro di Calvino.

Ratzinger, padre Georg rivela: «I suoi scritti privati saranno tutti distrutti». E attacca Papa Francesco
Ratzinger, padre Georg rivela: «I suoi scritti privati saranno tutti distrutti». E attacca Papa Francesco© Ansa


Lo sfogo di padre Georg contro Francesco

«Restai scioccato e senza parole», dice raccontando il momento in cui Francesco lo ha allontanato. Ricorda che era già stato estromesso da qualche tempo da alcuni appuntamenti ufficiali e che Bergoglio aveva deciso che non avesse l'appartamento nel Palazzo Apostolico. «Lei rimane prefetto ma da domani non torni al lavoro», gli avrebbe poi detto il Papa, secondo quanto riferisce lo stesso Gaenswein nel libro scritto con il giornalista e Saverio Gaeta (edizioni Piemme). Benedetto XVI commentò ironicamente con il suo segretario: «Penso che Papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode...». 

Ratzinger scrisse al Papa argentino per intercedere in questa situazione che aveva addolorato Gaenswein ma nulla cambiò.

Video correlato: Ratzinger, la benedizione del feretro (Il Mattino)

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Ratzinger, la benedizione del feretro
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È una critica a Francesco anche il passaggio in cui si parla del fatto che Bergoglio scelse di abbandonare l'appartamento apostolico. «Gli spazi personali degli ultimi Pontefici», sottolinea l'arcivescovo tedesco, sono stati «equivalenti a quelli di Francesco nell'appartamento di Santa Marta». Dice di riferirlo «senza alcuna polemica» ma per spiegare che non era corretto, soprattutto i primi tempi, contrapporre Papa Francesco e Papa Benedetto, per la diversa scelta dell'abitazione. E in fondo il Palazzo Apostolico ha comunque spese di manutenzione: «Per evitare il deterioramento delle stanze e delle suppellettili deve comunque venire tuttora curato, dunque in gioco non c'è per nulla la questione del risparmio economico , quanto appunto quella della psicologia personale». Era stato lo stesso Francesco a dire scherzando con un gruppo di Gesuiti di non volere vivere nel Palazzo apostolico «per motivi psichiatrici».


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