Il blocco ai voli negli Usa mercoledì mattina sarebbe stato causato da un errore umano durante la fase di manutenzione. È questa la prima indicazione che arriva dalle indagini interne alla Faa, l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense che regola il trasporto aereo, dopo lo stop per dodici ore all’invio digitale dei «Notice to air missions» (Notams), i bollettini con tutte le informazioni fondamentali che i piloti devono leggere prima di decollare. Più di 1.300 voli sono stati cancellati e altri 10 mila hanno subìto ritardi, anche forti, negli Usa, secondo il sito specializzato FlightAware. I grandi vettori — American Airlines, Delta Air Lines, Southwest, United Airlines — hanno dichiarato che oltre il 40% dei loro voli programmati nella giornata di mercoledì sono stati annullati o partiti in ritardo e che la normale programmazione sarebbe ripresa il giorno successivo.
L’errore
Ma cos’è successo? Secondo una prima ricostruzione il blocco informatico sarebbe stato causato da un file al database della Faa. Non ci sarebbe stato insomma alcun attacco cibernetico. Lo stesso file avrebbe poi mandato in tilt sia il sistema principale, sia quello di backup. Una fonte alla Abc ha spiegato che ci sarebbe stato un errore durante la manutenzione ordinaria: un ingegnere avrebbe «sostituito un file con un altro» senza accorgersi di aver sbagliato. A quel punto l’intero sistema ha iniziato ad andare in tilt senza che nessuno capisse le ragioni. «È stato un errore in buona fede che è costato al Paese milioni di dollari», dice un funzionario.
I fondi
Questa versione delle cause andrà confermata nei prossimi giorni. Uno dei problemi della Faa è il suo sistema informatico ormai datato e che spesso va in tilt, ma fino all’altro giorno senza coinvolgere l’intero Paese, ma solo zone specifiche. Sullo sfondo c’è anche la battaglia tra la Faa e il Congresso americano sui finanziamenti: l’agenzia statunitense sostiene da tempo di non avere le risorse sufficienti. Nel 2022 il budget previsto per la Faa è stato di 18,5 miliardi di dollari, meno di quelli del 2004, ma con più traffico da gestire.
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