Un gruppo di parlamentari veneti ha chiesto al sindaco di Anguillara, Alessandra Buono, di ritirare la cittadinanza onoraria all'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, il cui bisnonno era originario della regione, dopo l'assalto alle istituzioni di domenica.
"Dopo il tentato golpe in Brasile da parte dei sostenitori dell'ex presidente, non possiamo che confermare l'assurdità di questo riconoscimento, di cui chiediamo la revoca con urgenza", hanno dichiarato al quotidiano Podova Oggi i deputati regionali del Pd Vanessa Camani e Andrea Zanoni.
Il PD si è unito ad altri partiti con rappresentanza parlamentare nella regione, come il Movimento 5 Stelle (M5S), i Verdi e il Partito della Rifondazione Comunista, nel chiedere al sindaco di Anguillara, del partito di estrema destra Lega Nord, di revocare la distinzione concessa nel novembre 2021.
"Siamo di fronte a eventi molto gravi. L'attacco alle istituzioni democratiche da parte dei sostenitori di Bolsonaro è un attacco alla democrazia e non può essere tollerato in alcun modo", ha sottolineato la consigliera regionale del M5S Erika Baldin, che ha chiesto una risoluzione di sostegno a Luiz Inácio Lula da Silva.
Dopo l'assalto ai palazzi presidenziali, congressuali e della Corte Suprema di domenica, le origini italiane di Bolsonaro sono tornate alla ribalta nel dibattito politico del Paese europeo, tanto che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dovuto smentire che la sua cittadinanza fosse in corso di elaborazione: "Non l'ha chiesta e non credo possa averla", Tajani ha dichiarato che l'opposizione ha interrogato il governo a questo proposito in seguito alla notizia che a novembre, pochi giorni dopo la vittoria di Lula alle elezioni, due dei suoi figli, Flávio ed Eduardo, hanno fatto richiesta all'ambasciata italiana a Brasilia di aprire un processo per ottenere la cittadinanza.
Fonte: (EUROPA PRESS)
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