Sue immagini sono andate a fuoco per le strade e in tv, il popolo iraniano ha gridato e continua a invocare la sua morte politica e spirituale. Eppure, l'ayatollah Ali Khamenei, guida suprema della Repubblica islamica dell'Iran, non arretra di un centimetro e promette di intensificare la repressione degli iraniani che, a mani nude, continuano a scendere per le strade delle principali città per quella che qualcuno ha già chiamato rivoluzione, la più importante dalla costituzione della Repubblica nel 1979
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