giovedì 12 gennaio 2023

Sgarbi vs. Sangiuliano sulla gratuità dei Musei ; ma anche sui direttori stranieri dei musei italianio, su Morgan, sui curatori delle mostre, su Beatrice Venezi ' scelta di immagine' di Sangiuliano (da Il Riformista, di Antonio Lamorte)

 Vittorio Sgarbi si sente “un sopravvissuto di un’epoca che non c’è più”. Si è descritto così il sottosegretario alla Cultura del governo Meloni in un’intervista a il quotidiano La Stampa. Un intervento nell’ambito del dibattito aperto dal quotidiano sull’influenza e la funzione della critica e delle recensioni nel mondo della cultura. E un’altra occasione sulla proposta culturale e museale del sottosegretario: musei gratis, per esempio, anche se il ministro Gennaro Sangiuliano non è d’accordo. “Dobbiamo ancora elaborare una strategia, ma si deve lavorare sull’attrattività dei beni culturali pur nel rigore della tutela. Oggi, invece, si va nei musei come prolungamento del weekend e la maggior parte sono vuoti. A differenza del ministro poi io sono per non far pagare il biglietto come in Gran Bretagna, dove ci sono ricavi autonomi”.

sgarbi morgan

Rai3 il ministro ha ribadito la sua intenzione di lasciare i musei italiani aperti anche nei giorni di festa prevedendo delle indennità per chi lavora. Nessun veto da parte di Sgarbi ai direttori stranieri nei musei, e anche qui Sangiuliano è distante, preferisce gli italiani, almeno nove. Però “chi ha fatto due mandati non sarà riconfermato, come nei Cinque Stelle”. Altri progetti: sdoppiare alcuni musei, come l’Albergo dei poveri di Napoli, “che potrebbe diventare la nuova Biblioteca Nazionale. Sia Brera a Milano sia gli Uffizi a Firenze poi hanno progetti di ingrandimento”.

Complesso il tema della restituzione delle opere d’arte, sempre più attuale tra colonialismo e appropriazioni. La Gioconda resterà al Louvre, questo è certo. Morgan, il cantante Marco Castoldi, ex frontman dei Bluvertigo, “per ora mi aiuta senza un ruolo definito, poi potrebbe curare un osservatorio sullo spettacolo. È un creativo e potrebbe seguire un progetto sulla musica con il ministro dell’Università Bernini. Ieri ha anche organizzato una festa per i 90 anni di Liliana Cavani”. È invece “una scelta d’immagine” del ministro Sangiuliano quella della direttrice d’orchestra Beatrice Venezi.

Per Vittorio Sgarbi il critico d’arte oggi è “un cameriere di pranzi allestiti da altri, a cui partecipa invitato per poi ricambiare alla mostra che curerà lui. Ci sono stati gli storici dell’arte, i critici dell’arte, i critici militanti, i critici indipendenti, i curatori e i curatori indipendenti. Questi ultimi si credono i migliori, ma sono i più schiavi di tutti. Non a caso gli artisti in voga sono sempre gli stessi da mostrare alle Biennali. Chi sta all’opposizione o ha grande personalità o viene emarginato”. Per il sottosegretario “i critici anticipano, illustrano, ma sono in realtà degli uffici stampa o il loro prolungamento”.

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