Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del merito, lancia una nuova proposta sulla scuola che rischia di far discutere ancora una volta dopo la frase sull'umiliazione e quella sui lavori socialmente utili. "La scuola pubblica ha bisogno di nuove forme di finanziamento - ha affermato -, anche per coprire gli stipendi dei professori che potrebbero subire una differenziazione regionale. E per trovarle, si potrebbe aprire ai finanziamenti privati". Secondo il ministro bisogna "trovare nuove strade, anche sperimentali, di sinergia tra il sistema produttivo, la società civile e la scuola, per finanziare l'istruzione, oltre allo sforzo del governo".
Investimenti privati e più soldi a chi lavora in una regione dove è alto il costo delle vita Per evitare il rischio di trovare molte aziende disposte a finanziare gli istituti solo in alcuni territori, creando disparità insanabili per la scuola pubblica, secondo il ministro la soluzione è "la creazione di un fondo perequativo centralizzato e ministeriale che ci consenta, con i fondi attratti per un liceo di Brescia, di finanziarne anche uno a Palermo o un istituto professionale a Caserta". Secondo Valditara "dobbiamo avere il coraggio di togliere istruzione e ricerca dai vincoli di Maastricht". Inoltre "chi vive e lavora in una regione d'Italia in cui più alto è il costo della vita potrebbe guadagnare di più".
Il contratto nazionale Comunque anche con l'autonomia differenziata "non credo che il contratto nazionale verrà toccato". Gli insegnanti "devono essere in numero sufficiente, avere una preparazione adeguata e garantire la continuità educativa. Lanceremo un importante reclutamento - ha sottolineato -. Abbiamo già incontrato i sindacati. È questione di settimane".
Intelligenza artificiale Nel futuro dell'istruzione secondo Valditara c'è spazio pure per l'intelligenza artificiale, di cui "non bisogna aver paura, basta governarla, altrimenti diventa un rischio. I docenti però, rassicura, non saranno sostituiti dai robot".
I presidi d'accordo con Valditara Aumentare gli stipendi al personale scolastico che vive al nord "è una misura abbastanza sensata": è il commento di Mario Rusconi, a capo dei presidi di Anp di Roma. Quanto all'ingresso dei privati nella scuola, "già questo avviene, soprattutto alle superiori e alle tecniche professionali. Bisogna vedere le condizioni in cui il privato entra, ma le scuole hanno bisogno di fondi, le risorse a disposizione degli enti locali non sono molte. E le scuole dovrebbero avere lo statuto di Fondazioni per avere celerità nello svolgimento dei lavori e risparmio nei costi".
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