I sindacati chiedono le dimissioni immediate del commissario Nicola Tarantino, del direttore artistico Gianna Fratta e del sovrintendente Francesco di Mauro e sollecitano, a chi di competenza, il ripristino degli organi statutari.
“Da mesi siamo in stato di agitazione per denunciare lo stallo gestionale e amministrativo della FOSS. Abbiamo chiesto all’assessore che venga ripristinato urgentemente un consiglio di amministrazione statutario ma ancora nulla si intravede – spiegano i sindacati – abbiamo inviato richieste di chiarimenti al commissario, all’assessore, al presidente Schifani, ai gruppi parlamentari, in relazione a presunti danni erariali relativi a procedure di nomina poco chiare direttore artistico e del sovrintendente, che non sembrerebbero rispettare le linee guida dello statuto della FOSS, anche in questo caso nessuna risposta è pervenuta. Ribadiamo quindi la richiesta di dimissioni immediate da parte del commissario Nicola Tarantino, del direttore artistico Gianna Fratta e del sovrintendente Francesco di Mauro“.
“Il commissario Nicola Tarantino – proseguono – sin dall’inizio del suo mandato si è sottratto, come non fosse di sua competenza, dal ruolo politico che di fatto rappresentava, non creando nessuna premessa per quello che poteva essere un progetto di trasformazione di contratti per i professori d’orchestra da anni scritturati e alla possibilità di aprire ai concorsi. Problema principale della Fondazione che vede ormai solo quasi la metà del personale dipendente stabile. L’unica preoccupazione per il riassetto funzionale della Fondazione è stato dimostrato da parte Sua solo nei confronti del riordino dell’assetto amministrativo e solo riferito a certe figure e a certi dipendenti non mettendo di fatto tutti i dipendenti nella possibilità di avere riconosciute le accresciute competenze e mansioni negli anni. Del direttore artistico Gianna Fratta, invece, denunciamo la sostanziale assenza; sporadiche le sue presenze a Palermo che non fossero legate alla sua direzione, unitamente al fatto di non avere presentato e fatto approvare la stagione artistica fino a dicembre 2023, ma solo fino a maggio, pregiudiziale per la contrattualizzazione dei professori d’orchestra che hanno avuto scritture di soli 5 mesi. Il sovrintendente, Francesco Di Mauro, invece – sottolineano – è passato da coordinatore dell’area artistica, a capo area artistico, figura che non ci risulta esistere in nessuna Fondazione lirico-sinfonica a Sovrintendente, con un compenso significativo di 85 mila euro l’anno. Tale nomina è avvenuta in contrasto con la legge regionale 28/05/2022, risulta altresì in conflitto con quanto previsto dal vigente CCNL che prevede che l’aspettativa possa essere concessa al lavoratore solo per ‘gravi motivi privati’, concludono Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal.
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