lunedì 30 gennaio 2023

Lo Stato non scende a patti con 'chi minaccia': COSPITO ( Il Messaggero). Perchè allora scende a patti ed è indulgente con i delinquenti ultras del calcio, tutti di destra, e di destra estrema, che creano disordini ed uccidono ?

 «Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l'obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia». Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Cospito, Palazzo Chigi: «Stato non scende a patti con chi minaccia». Il medico: «Rischia fibrillazione, va trasferito»
Cospito, Palazzo Chigi: «Stato non scende a patti con chi minaccia». Il medico: «Rischia fibrillazione, va trasferito»© Anthol


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«Alfredo ha valori di potassio molto bassi e ha perso un ulteriore chilo, ora pesa 73 kg. Abbiamo aumentato la terapia per evitare aritmia e fibrillazione cardiaca che potrebbero essergli fatali. Va trasferito in una struttura adeguata», la cardiologa Angelica Milia, medico di fiducia di Alfredo Cospito, intanto lancia un ulteriore allarme sulle condizioni di salute del detenuto in sciopero della fame da 102 giorni.

«Ho sentito il medico del carcere che monitora quotidianamente le sue condizioni e ribadisco che la soluzione assolutamente necessaria è quella di un trasferimento immediato in un carcere dotato di una struttura sanitaria che possa garantirgli la giusta assistenza», aggiunge Milia.

 

«Lo Stato non si lascerà mai intimidire e condizionare da queste azioni del tutto inaccettabili, nella convinzione che nessuna rivendicazione o proposta possa essere presa in considerazione se viene portata avanti col ricorso a questi metodi, ancor più se rivolti contro le forze dell'ordine». Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, sui disordini a Roma ad opera di gruppi anarchici. «Esprimo - aggiunge - la mia solidarietà alle donne e agli uomini in divisa che con grande professionalità e spirito di sacrificio fronteggiano, anche in questi giorni ed in queste ore, le dimostrazioni di chi immagina di utilizzare la minaccia e la violenza come metodo di condizionamento delle istituzioni ».

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