Secondo Dagospia ha un nome "il genio di Palazzo Chigi" colpevole, come recita il sito di gossip politico fondato e diretto da Roberto D'Agostino, di non aver passato immediatamente la telefonata del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al premier italiano Mario Draghi: "Si chiama Luigi Mattiolo, è il consigliere diplomatico del premier che ha rimbalzato il disperato" Zelensky, assicura Dago. Ci sarebbero anche le parole, testuali, pronunciate da Mattiolo: "Prenda un appuntamento telefonico". Vero o n0 che sia, Dago chiosa con il solito velenoso sarcasmo: "Ma dove li troviamo?".
Il (tragicomico) disguido diplomatico ha creato non poco imbarazzo a Roma. Durante l'informativa alla Camera sulla crisi ucraina, il premier Draghi ha spiegato con parole forse incaute quanto accaduto nelle ore precedenti: "È stato veramente un momento drammatico che ha colpito tutti i partecipanti al consiglio europeo. Oggi, stamattina, il presidente Zelensky mi ha cercato, abbiamo fissato un appuntamento telefonico per le 9.30 ma non è stato possibile fare la telefonata perché il presidente Zelensky non era più disponibile".
Un passaggio pronunciato con apprensione e quasi con commozione: ma poco dopo è arrivata via Twitter una risposta secca, dai toni inattesi, di Zelensky: "Oggi alle 10:30 all'entrata di Chernihiv, Hostomel e Melitopol c'erano pesanti combattimenti - ha scritto - persone sono morte.
La prossima volta cercherò di spostare l'agenda della guerra per parlare con Mario Draghi in un momento preciso. Nel frattempo l'Ucraina continua a combattere per il suo popolo".
Un messaggio sarcastico che sembrerebbe in qualche modo da ricollegare alla denuncia, fatta già ore prima parlando al Paese, della mancanza di un aiuto concreto oltre alle sanzioni. "L'Ucraina è rimasta sola mentre il resto del mondo sta a guardare da lontano", aveva detto Zelensky. (Il Tempo)
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