Marco Travaglio, nonostante una tragica guerra in corso, non perde occasione per scagliarsi contro Mario Draghi. Il motivo? Un'indiscrezione rilasciata da Dagospia, secondo la quale il consigliere del premier, Luigi Mattiolo, avrebbe rimbalzato il presidente ucraino Zelensky. Anzi, Mattiolo avrebbe addirittura detto al primo ministro dell'Ucraina, di prendere un appuntamento.
Un fatto ripreso dal direttore del Fatto Quotidiano nel suo editoriale. Qui Travaglio scrive: "Sostituite ’Mario Draghi’ col nome e il cognome di un altro premier (uno a caso) e immaginate lo sdegno unanime misto a shignazzi di tg, talk, giornali e politici assortiti. Invece Draghi è come Dash: lava più bianco. Nessun titolo o commento indignato, anzi trovare la notizia completa è impossibile (fuorché su Dagospia)". Insomma, un modo come un altro per dire che Draghi non ha abbastanza polso.
Ma Travaglio non si limita a questo. "Nessuno di quanti dipingevano Draghi come il nuovo capo dell'Europa al posto della Merkel spiega come mai il fu SuperMario s' è ridotto a bonsai e prende sberle da tutti: dai russi, dagli ucraini e persino dagli amici inglesi e americani che non lo riconoscono più". Da qui la conclusione: "Del popolo ucraino non frega niente a nessuno: tutti usano la guerra per le proprie guerricciole domestiche". Se lo dice lui. (Il Tempo)
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