Matteo Renzi ha dato le dimissioni dal board di Delimobil, una delle più grandi organizzazioni di car sharing in Russia, con una schiera di oltre 18.000 veicoli e più di 7,1 milioni di membri. A seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, l'ex premier avrebbe inviato in mattinata una email al consiglio di amministrazione dell'azienda per comunicare le sue dimissioni con effetto immediato. A riportare la notizia il Financial Times, confermata anche dallo staff del senatore. Come ha riferito il quotidiano finanziario della City, Renzi, al momento, non ha voluto commentare l'indiscrezione.
Trani, fondatore di Delimobil, è anche a capo della Camera di Commercio italo-russa, che il mese scorso ha promosso l'incontro tra Vladimir Putin e alcuni dei top manager italiani. Demobil sarebbe dovuta sbarcare in Borsa alla fine dello scorso anno, ma la quotazione è stata rinviata a causa delle tensioni geopolitiche in corso. Oltre alle dimissioni di Renzi dal board di Demobil, in queste ore sono giunte anche quelle dell'ex premier finlandese Esko Aho, dal board della maggiore banca russa, la Sberbank, nel quale era direttore indipendente e membro del consiglio dei supervisori. «Ho avviato oggi le misure per ritirarmi dal board», ha annunciato Aho ai media finlandesi.
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