Nel 2001, a proposito del Concorso pianistico intitolato a Umberto Micheli, terza (ed ultima) edizione, Filippo Michelangeli scriveva sul portale 'suonare.it':
"Volete organizzare un concorso pianistico memorabile? Allora seguite questa ricetta: scegliete una delle città più importanti d’Europa, Milano; una sala da concerto prestigiosa, il Teatro alla Scala; un’orchestra sinfonica di grande fama, la Filarmonica della Scala; un gran coda Steinway; una primaria agenzia di rappresentanza artistica, la Resia; convocate una commissione di sangue blu, Pollini, Berio, Beroff, Weissenberg; intitolate la rassegna al padre di una delle persone più ricche d’Italia, Francesco Micheli, che all’evenienza può staccare un generoso assegno, trasmettete l’evento in diretta radiofonica su Raitre e finalmente servite a un pubblico di mille e 500 persone del salotto buono musicale. Più o meno è questa la pietanza che ha cucinato il mese scorso il cuoco dell’ultima edizione del Concorso pianistico “Umberto Micheli”.
Nel programmare un altro concorso pianistico - l'ennesimo? no, perchè l'intestatario del Concorso se lo meritava da tempo- previsto a Brescia per il 2023, in occasione della designazione della città, in coppia con Bergamo, a 'capitale italiana della cultura ( le due città insieme organizzano già un Festival pianistico) quella ricetta che fece il successo , almeno alla prima edizione, del Concorso pianistico intitolato a 'Umberto Micheli', musicista, e padre del noto finanziare Francesco, e che decretò la vittoria di un autentico fenomeno Gianluca Cascioli (che poi nel tempo non ha mantenuto tutte le promesse). non sembra essere stata seguita.
Ciò per cui il nuovo concorso può essere accostato al suo illustre precedente è forse solo la scelta della città, Brescia, patria del più grande pianista italiano e forse mondiale, Arturo benedetti Michelangeli, cui il concorso è intitolato. Nient'altro
Ad organizzarlo è una associazione di musicisti, certamente meritoria, ma non all'altezza del nome del dedicatario, la GIA (Giovani Interpreti Associati); l'orchestra che servirà per le porve, 'Bazzini Consort' non è ceto paragonabile alla Filarmonica della scala, e della giuria, si sa solo che vi parteciperà il m. Sergio Marangoni, allievo di un allievo di Benedetti Michelangeli.
Senza voler anticipare l'esito del concorso, ci viene da dire, giudicando dalle premesse, che sarà una occasione mancata e che il nostro più grande pianista non meritava così poco.
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