lunedì 14 febbraio 2022

Augias e il 'Rebus' di quella sua trasmissione sulla Musica che inizierà a maggio su Rai Tre

 Ieri, abbiamo visto uno spezzone della settimanale trasmissione  di Rai Tre 'REBUS' condotta da Zanchini e Augias - Zanchini, per chi non lo conoscesse ancora, è un bravo giornalista che viene da Radio Tre,  e che ha anche sostituito Augias nella rubrica di libri della stessa Rai Tre, e che ora fa con lui questo 'Rebus', dopo la lunga trasmissione domenicale della Annunziata.

 Ieri, però, c'era in studio con loro un altro ospite, anzi una ospite, la direttrice d'orchestra Speranza Scappucci che assieme ad Aurelio Canonici, altro direttore d'orchestra, e ad Augias, farà, da maggio, una serie di trasmissioni dedicate alla musica, il cui titolo (ma solo quello: La gioia della musica) hanno rubato a Leonard Bernstein - carismatico divulgatore, lui sì -  delle quali hanno dato alcune anticipazioni già ieri.

Scappucci sedeva al pianoforte, Augias stava in piedi e faceva il maestro di cerimonie, mentre Zanchini, messo un all'angolo dalla specificità dell'argomento, faceva le veci  dello spettatore tv che, da maggio, si troverà di fronte questo strano trio che si impone di iniziare alla musica gli italiani. Evidentemente la trasmissione, abbastanza sgangherata di Bernardini,  dello stesso argomento su Rai 5, non soddisfa e neppure convince i dirigenti di Rai Tre che avrebbero potuto farla traslocare; e non ha mai soddisfatto noi, che l'abbiamo vista qualche volta,  e ci siamo spesso chiesti quale fosse il suo scopo e la sua utilità.

 Le ragioni dei nostri dubbi  su quella trasmissione di Bernardini ed ora, preventivamente, su quella di Augias con i due musicisti, sono presto dette.

 Prima e più importante, la conduzione affidata a due perfetti analfabeti in fatto di musica - lo è Bernardini, che in gioventù  faceva il cronista di musica leggera e, per questo, è stato promosso a condurre una trasmissione di 'altra' musica - e lo è Augias che,  coadiuvato da un pianista, da tempo si dà  da fare presso varie istituzioni, per accreditarsi come persona competente di musica - mentre non lo è.

I neofiti, come i nostri due, peccano solitamente di un grandissimo difetto: quello di volere e dover mostrare con ogni mezzo che principianti non sono - mentre lo sono e si capisce. Si appassionano a cose che, basta caprine un pò, per rendersi conto che prendono ogni momento abbagli di ogni genere.

 Ieri ad esempio, Augias, voleva darci ad intendere che lui poteva discettare anche sulle 'terzine'- figure ritmiche musicali - e sulla loro funzione; come anche del modo 'maggiore' o minore' delle tonalità  e del suo colore 'espressivo'. Possono le terzine o i modi maggiore e minore interessare a qualcuno? Certamente no, solo uno come Augias può pensare il contrario. La Scappucci, al pianoforte, con esempi musicali, cercava di fargli capire che ciò che lui riteneva 'apodittico', apodittico non era.

Per noi Augias è la perfetta incarnazione, in ambito musicale, di un 'fake man' che, nonostante la sua incompetenza, 'tira' - come usano dire in Rai - ha, cioè, credito presso il pubblico.  Chiariamo. Lui non dice cose errate - non gliele farebbero dire i suoi compagni di avventura - però si capisce che a quelle cose egli è estraneo a quella materia. 

Noi abbiamo avuto anni fa una esperienza di lavoro con Antonio Lubrano, per All'Opera!, su Rai Uno. Lubrano, come Augias, non capiva di musica. Ma noi - che di quelle trasmissioni eravamo l'autore - non gli abbiamo mai messo in bocca nulla che facesse dire ai telespettatori: non sa di che parla, quando toccava qualche aspetto dichiaratamente musicale. Tutto era scritto alla sua portata e credibilità.

 Augias,  a differenza di Lubrano, non è consapevole dei suoi limiti che sono tanti, e vuol dare ad intendere di sapere e capire ciò che non sa e non capisce. Attenzione: il telespettatore non ci mette molto a sgamarlo.

Ora è evidente che la Scappucci e Canonici che sono bravi musicisti gli eviteranno svarioni di ogni genere. E fin qui, va bene. Ma il guaio serio è che Augias non sa discernere gli elementi musicali sui quali vale la pena insistere e quelli da spiegare, perché non capisce una mazza ed anche perché è un neofita e perciò qualunque particolare, anche il più irrilevante,  assume nella sua testa  importanza pari a quelli veramente importanti, perchè deve dimostrare a se stesso e a chi l'ascolta che lui sa andare in profondità e che  per lui la musica non ha segreti.

 Farà esattamente come Raffaella Carrà - una soubrette che nel suo campo tirava, come tira Augias - alla quale fu concessa anni fa di fare 'lezioni' di musica in tv,  dalla sede della Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino. Con i medesimi deludenti risultati che faranno sicuramente concludere che la tv non si addice alla musica.

Ora è evidente che una musicista come la Scappucci non può fare da sola una trasmissione sulla musica, lei è una professionista ed alla musica guarda da una prospettiva che non può essere quella del telespettatore, a digiuno, ma con la voglia e la curiosità  di capirne un pò.

 E  non può farla (o condurla, essendone anche l' autore) neanche uno come Augias che non sa nulla di musica ed ha lo stesso difetto della Scappucci,  ma all'inverso. Siccome è ignorante non sa distinguere l'utile  e l'inutile nella conoscenza 'di base' della musica ed è anche incapace di sfruttare a dovere i due musicisti che lo accompagneranno nell'avventura televisiva.

 Al suo posto ci vorrebbe uno che di musica  ne capisse,  e che quindi non ha bisogno dimostrarlo a nessuno;  che, però, sa distinguere le cose importanti da quelle che non lo sono, per una spiegazione  della musica che crei, allo stesso tempo,  informazione ed anche un pò di affezione.

 E Augias? Non c'è bisogno di mandarlo a casa. Lui può sempre leggere qualcosa, come ha fatto ieri, quando ha letto la lettera della Guicciardi, la ragazza di cui Beethoven sarebbe stato innamorato - ed aggiungervi - mamma mia che novità! - che in passato i musicisti erano servitori di signori e trattati come tali ( en passant, in una lettera se ne lamentava anche Mozart - alla prossima Augias la cerchi e la legga. Farebbe un figurone.



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