Da Mosca ulteriore avvertimento: se Svezia e Finlandia cercheranno di aderire a Nato, questo "avrà gravi conseguenze"
L'adesione di Finlandia o Svezia alla Nato susciterà una seria risposta da parte di Mosca: l'avvertimento arriva da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo. Nel corso di una conferenza stampa, Zakharova ha spiegato che se uno dei due Paesi nordici cercherà di aderire all'alleanza atlantica questo avrà "gravi conseguenze militari e politiche che richiederebbero al nostro Paese di adottare misure reciproche". Zakharova ha aggiunto che "l'impegno del governo finnico a una politica militare di non allineamento è un fattore importante nell'assicurare sicurezza e stabilità nel Nord Europa".
La questione "negoziati a Minsk"
Mosca, che in un primo momento si era detta pronta "a inviare a Minsk una delegazione russa per negoziati con una delegazione ucraina", comunica ora - tramite il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov - che l'Ucraina non ha risposto all'offerta. "In risposta alla proposta russa di tenere colloqui a Minsk con la mediazione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, la parte ucraina ha prima suggerito che si svolgessero a Varsavia e poi ha interrotto le comunicazioni, continuando a dispiegare armamenti in zone residenziali" spiega Peskov in una nota. Eppure il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovych, aveva detto alla Cnn che il governo di Kiev stava "considerando la proposta" di tenere dei colloqui. Pare, insomma, che al momento eventuali trattative siano in stallo e il dialogo interrotto.
Putin all'esercito ucraino: "Rovesciate il governo"
Vladimir Putin esorta l'esercito ucraino a prendere il potere e a rovesciare il governo in carica. Il presidente russo ha anche aggiunto: "Esorto l'esercito ucraino a non permettere che civili e individui vengano usati come scudi umani", accusando inoltre le autorità ucraine di essere "una banda di drogati e neonazisti". Eventuali negoziati tra Mosca e Kiev, ha precisato la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, non bloccheranno l'operazione militare lanciata dal presidente russo contro l'Ucraina.
La battaglia di Kiev
Intanto a Kiev, al momento sotto assedio, si continua a combattere. La capitale ucraina potrebbe cadere in mano russa nel giro di pochi giorni: sono le ultime previsioni dell'intelligence Usa, secondo fonti citate da alcuni media americani. Le truppe di Mosca sarebbero a una trentina di chilometri dalla capitale ma, spiegano le stesse fonti, che hanno aggiornato i membri del congresso, starebbero incontrando una resistenza da parte delle forze ucraine, più agguerrita del previsto. Media locali, intanto, fanno sapere che 18 mila fucili sono stati consegnati ai volontari che si stanno preparando a difendere le strade della città.
Il presidente ucraino, Volodymir Zelesky, nascosto in un luogo segreto per coordinare le operazioni dell’esercito nazionale che difende la capitale, ha invitato gli europei che hanno “esperienza di guerra” a “venire a combattere in Ucraina per l'Europa”.
Il quotidiano Kyiv Independent, citando il viceministro della Difesa, riferisce che "l'esercito russo avrebbe sequestrato due veicoli delle forze armate ucraine e i militari, indossate le uniformi dell'Ucraina, si stanno spostando nel centro di Kiev. Sono seguiti da una colonna di camion militari russi". Spari sono stati avvertiti vicino al quartiere governativo.
Gli appelli alla popolazione a resistere
Il governo incoraggia la popolazione a resistere realizzando bottiglie incendiare per respingere gli occupanti. "Cittadini, neutralizzate gli invasori con bottiglie molotov. State attenti e non abbandonate le vostre case!", si legge sugli account Twitter del ministero della Difesa e di quello degli Interni, con tanto di istruzioni per realizzare il cocktail incendiario.
La notte appena trascorsa è stata movimentata dai bombardamenti. Intanto le truppe d'assalto aviotrasportate delle forze armate ucraine stanno combattendo negli insediamenti di Dymer (45 km da Kiev) e Ivankiv (80 km di distanza dalla capitale), dopo l'avanzata di "un gran numero di veicoli corazzati nemici sul confine del fiume Teteriv. Il ponte sul fiume è stato distrutto". Lo si legge in un tweet del ministero della Difesa ucraino.
Le forze ucraine: "Siamo forti!"
Le forze armate ucraine rivendicano di aver “inflitto pesanti perdite ai nemici", perdite che ammontano a 2800 soldati russi, annunciano, senza precisare se morti, feriti o catturati. Secondo lo stesso ministero 80 tank, oltre 500 altri veicoli militari, 10 aerei e sette elicotteri sono andati distrutti. Precedentemente Kiev aveva annunciato di aver ucciso mille aggressori russi. "Siamo forti! La vittoria sarà dalla nostra!", si legge in una dichiarazione del ministero della Difesa.
“Grazie dei vostri messaggi. Voglio dirvi che siamo un popolo e uno stato pacifici, mai siamo stati aggressivi contro qualcuno, noi vogliamo la pace e quello che stiamo vivendo in queste ore è un incubo. Grazie per il vostro supporto. Speriamo che tutto si risolva presto". Così il sindaco di Kiev, Vitalij Klitschko, in un messaggio audio inviato in queste ore al sindaco di Firenze, Dario Nardella, e fatto ascoltare alla platea del Forum dei sindaci del Mediterraneo in corso a Palazzo Vecchio. Il Comune di Firenze è gemellato con Kiev dal 1967.
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