Le forze strategiche di deterrenza sono quelle su cui la Russia fonda la capacità di inibire una possibile aggressione. Si dividono in forze difensive e offensive e comprendono tra le altre armi nucleari come i missili balistici intercontinentali fissi e mobili, bombardieri strategici e sottomarini lanciamissili. L'allerta speciale disposto da Putin corrisponde a uno stato di approntamento generale che è a metà strada tra il normale esercizio e l'allarme vero e proprio. Il 19 febbraio, prima dell'inizio della guerra, Putin ha presieduto dal Centro di controllo del Cremlino un'esercitazione delle Forze di deterrenza strategica a cui hanno partecipato anche le Flotte del Mar Nero e del Nord.
Detto che siamo ancora piuttosto lontani da una vera minaccia nucleare, vediamo cosa accadrebbe nel caso in cui questa dovesse diventare realtà. Ci sono tre valigette, dette «cheget», che contengono i codici per il lancio dell'arma nucleare. Esse sono in mano rispettivamente al presidente della Repubblica, al ministro della Difesa e al Capo di stato maggiore, e se anche uno solo dei tre non attiva il suo codice l'arma non può partire. Si calcola che dal momento in cui l'ordine viene inviato ai singoli comandanti un sottomarino lanciamissili (Ssbn) possa essere sganciato tra i 9 ai 15 minuti, mentre il tempo potrebbe essere più breve nel caso di lancio disposto direttamente dal centro di comando di Mosca, ciò che consentirebbe di saltare molti passaggi. Esiste anche un sistema automatico di lancio del loro arsenale nucleare che si chiama Perimetr e si attiva in caso di distruzione dei centri di comando e controllo tramite la rilevazione degli impatti.
Secondo il report della Federation of american scientists la stima più realistica dell'arsenale russo conterebbe 4.477 testate nucleari, delle quali 2.889 sono immagazzinate e quindi non immediatamente adoperabili mentre 1.558 sono già montate sui diversi vettori: 812 sono installate su missili balistici intercontinentale (Icbm), 576 su sottomarini lanciamissili e circa 200 su bombardieri. Circa 1.500 altre testate sono smantellate o in attesa di esserlo.
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