Pensate se fosse Roma ad ospitare un simile incontro". Matteo Salvini, leader della Lega, a Mezz'ora in più si esprime così dopo le news relative ai colloqui in programma tra Ucraina e Russia, con il primo tentativo di mediazione per fermare la guerra. "Bisogna costringere i due soggetti, uno che ha ragione che si sta difendendo eroicamente e un altro che ha torto perché ha scatenato un conflitto, a sedersi intorno ad uno stesso tavolo", dice Salvini. "Pensate se fosse Roma, ad ospitare un simile incontro, Roma città di pace, Roma che ospiterà il Giubileo, Roma che ospita fedi diverse, culture millenarie. Sarebbe bello che l'Italia avesse la voce più alta per dire stop alla guerra", aggiunge.
"È un notizia straordinaria che Ucraina e Russia tornano al negoziato. La guerra va fermata non con un'altra guerra, ma con il dialogo. Il leader politico, se posso usare questo aggettivo, più illuminato in queste settimane è il Santo padre, che anche oggi dice non chiudiamo la strada del negoziato", afferma.
"È terribile pensare al nucleare, il nucleare va usato per riscaldare le scuole. Spero che l'Italia -aggiunge il leader leghista- non si aggreghi ai tifo della guerra. Se l'avanzata si è arrestata penso che sia l'unica soluzione per evitare un disastro planetario. Vorrei che l'Ocidente e la mia Italia che è sempre stata per la pace e non per la guerra sostenesse le parole del Santo padre e di Zelensky e tifasse per il dialogo, per la fine del conflitto, non per venti di guerra che nessuno sarebbe più in grado di controllare. Non è il momento di mandare, armi, uomini, sommergibili".
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