Si è saputo oggi che lo stesso giorno in cui firmava l'atto di riconoscimento delle due repubbliche autoproclamatesi indipendenti dall'Ucraina, con una vergognosa sceneggiata, in quello stesso giorno, subito dopo, ha registrato la dichiarazione di guerra che ha fornito alle televisioni soltanto all'alba di oggi, quanto ha attacato.
Dunque mentre faceva credere al mondo che era possibile percorrere una via diplomatica per sanare il dissidio suo con l'Ucraina, mentre solo gli USA, nell'incredulità generale, ammonivano che Putin stava preparando l'invasione, e non viceversa, lo 'zar' russo aveva già deciso che avrebbe mosso le sue truppe contro l'Ucraina, registrando anche la dichiarazione di guerra; e perciò quelle che lui aveva definito in faccia al mondo 'esercitazioni militari normali' erano in effetti avvio dell'azione di guerra, un atto che il gen. Tricarico ha definito DELINQUENZIALE e CRIMINALE.
Di fronte a quest'azione dittatoriale, DELINQUENZIALE e CRIMINALE, che buona parte del popolo russo, privato delle libertà fondamentali e affamato dalla crisi economica e dalla corsa agli armamenti del suo presidente non condivide, in molte parti del mondo si alzano proteste; manca però il colpo di grazia che solo il popolo russo può dare al suo dittatore.
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