domenica 19 aprile 2020

Coronavirus da Chicago. Speranze puntate su un farmaco che si sta dimostrando efficace contro l'infezione (AGI)

Il mondo spera, i mercati ci credono, gli scienziati ci puntano: e' l'antivirale Remdesivir, un medicinale originariamente sviluppato per combattere l'ebola, che, stando a quanto comunica il portale sanitario Stat, dimostrerebbe una straordinaria efficacia nei confronti del coronavirus.

In particolare, i fari sono puntati sull'ospedale di Chicago: quasi tutti i 125 pazienti - di cui 113 gravi - curati ogni giorno con il Remdesivir sono stati dimessi nel giro di una settimana.

Anche se ancora non ci sono conferme indipendenti dei risultati, l'impatto sulle borse è stato immediato.Secondo l'analista Joshua Mahony di Ig, citato dal Guardian, "i risultati di Chicago hanno portato una nuova ondata di ottimismo sui mercati, molto vedono questo come un possibile inizio della fine della crisi da coronavirus". L'ampiamente citato portale 'Stat' riferisce di una videoconferenza dell'università di Chicago - la cui veridicità è stata confermata dai partecipanti - nella quale si mostrano i risultati della somministrazione dell'antivirale: i pazienti trattati hanno rapidamente superato i classici sintomi del Covid-19, ossia la febbre e le affezioni dell'apparato respiratorio. Ma soprattutto, quasi tutti i soggetti sottoposti alla sperimentazione hanno potuto lasciare l'ospedale nel giro di sette giorni.

"Questa è una grande notizia, e sono stati solo due i decessi", ha commentato Kathleen Mullane, la specialista esperta di virologia dell'Università di Chicago incaricata di supervisionare gli studi sul Remdesivir per l'ospedale della città americana.


Si esprime invece con cautela la stessa azienda farmaceutica Gilead Sciences, affermando che "stiamo ancora aspettando ulteriori dati dagli altri studi in corso". È sempre 'Stat' ad affermare che la sperimentazione con il Remdesivir è in corso anche presso altre istituzioni sanitarie o scientifiche, ma sottolinea comunque che "c'è grande eccitazione" sulla vicenda...

Non a caso, l'Oms aveva posto già tempo fa il Remdesivir tra le priorità nella ricerca facendo in modo che venisse testato a livello mondiale come medicinale anti-coronavirus all'interno dei cosiddetti 'Solidarity Studies".

Questo mentre l'Agenzia europea per i medicinali (Ema, European Medicines Agency) ha raccomandato ad inizio aprile di ricorrere a questo antivirale come alternativa di cura per i malati più gravi. Tra gli altri, anche l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) "ha autorizzato il programma di uso compassionevole del medicinale antivirale Remdesivir nei soggetti con polmonite da Covid-19", sottolineando che "tale programma e' attivo in 10 studi clinici italiani"...

Secondo Goette, della University of Alberta, Canada, il Remdesivir "inganna" il coronavirus "imitando i suoi tasselli genetici" impedendo in questo modo la sua riproduzione. Se questa ipotesi dovesse essere confermata, suonerebbe come uno scacco matto alla pandemia. 


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