Ciò che però, a nostro parere, Rai 5- la sua direzione intendiamo - non capisce è che quel catalogo è indigesto, benchè prestigioso, per la maggior parte dei telespettatori che , in queste settimane di clausura, sono propensi a mettersi davanti alla televisione, per andare a scuola di melodramma. In ragione di due elementi: la durata dei singoli titoli e la non popolarità di molti di essi.
Ambedue influenti sulla scelta di guardare ed ascoltare un'opera in tv.
E' da molti anni che andiamo dicendo ed esortando la Rai a rimandare in onda i titoli dei sei cicli di All'Opera!, realizzati fra il 1999 ed il 2004.
La Rai con All'Opera! ha disponibili oltre cinquanta titoli, fra i più popolari e conosciuti dal mondo degli adulti e seniores che non hanno del tutto dimenticato quando con il melodramma, prima del dilagare dello show televisivo, spesso raffazzonato e quasi sempre sguaiato, si aveva una certa dimestichezza radiofonica e televisiva, oltre naturalmente che teatrale.
Senza nulla togliere ai 'loci deputati' del melodramma che sono i teatri - che purtroppo resteranno chiusi ancora per molto tempo - i titoli 'rivisitati' da quell'esperimento operistico-televisivo di Rai 1, riuscito, anche per le durate 'televisive' ( meno di un'ora) sono bell'e pronti per essere ritrasmessi. Non hanno nessun bisogno di essere rivisti e risistemati.
Quelli sì, avrebbero un gran seguito. Ma, come dice il proverbio: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire; nè peggior ignorante di chi non vuol capire.
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ADN KRONOS annunciava l'inizio del primo ciclo della trasmissione di ALL'OPERA!, estate 1999, su RAI UNO:
Si intitola 'All'opera!' il programma che segnera' in ritorno in Rai di Antonio Lubrano. Il giornalista lascera' la direzione delle news di Tmc dal 30 aprile prossimo, con due mesi di anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto. Il nuovo programma andra' in onda su Raiuno, in seconda serata, dal prossimo 8 giugno: dieci puntate di 55 minuti sull'opera lirica, scritte dallo stesso Lubrano con Pietro Acquafredda e Antonella Serantoni per la regia di Gerardo d'Andrea.
''Lo schema della trasmissione e' semplicissimo -spiega Lubrano all'Adnkronos-. Raccontero' alla mia maniera la trama di un'opera che sara' scelta per ogni puntata. Chi va all'opera spesso non sa quello che accade sulla scena, i fatti non sono ben conosciuti. Oltre al mio racconto, mostrero' alcuni filmati con arie famose fatte in esecuzioni celebri''. La prima puntata sara' dedicata al 'Rigoletto' di Verdi, poi si proseguira' con altre celebri opere come 'Tosca', 'La Traviata', 'Aida' e 'Cavalleria rusticana'. Ad attirare Lubrano e' stata la sfida di poter raccontare, tra divulgazione e cordialita' cultural-popolare, quel che si svolge in un'opera. ''Sono convinto che, anche sulla base di un'indagine che la Rai ha fatto, ci sia una grande domanda di informazione musicale tra il pubblico televisivo'', spiega il giornalista.
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