mercoledì 15 aprile 2020

Sul MES è intervenuta la tregua fra PD e Cinquestelle?

Una conference call tra il premier Giuseppe Conte e i due capidelegazione di M5S e Pd, Alfonso Bonafede e Dario Franceschini, dietro la tregua siglata sul Mes. Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, il presidente del Consiglio avrebbe lavorato alle divisioni che animavano la maggioranza mettendo insieme i capofila dei due partiti di maggioranza: un chiarimento a tre in videoconferenza che ha anticipato il post - subito condiviso sia da Franceschini che da Bonafede - con cui Conte ha messo nero su bianco la tregua.

Durante la conversazione il presidente del Consiglio avrebbe spiegato alle due anime del governo - distantissime sul Mes - come fosse del tutto deleterio dividersi ora sul fondo Salva Stati, rischiando di minare anche la partita che il governo sta portando avanti in Europa sui cosiddetti Coronabond.




“Mi paiono ragionevoli e condivisibili le parole del Presidente Conte. Non è il tempo di posizioni pregiudiziali ma occorre sostenere la posizione italiana su mezzi e risorse della Ue per affrontare l’emergenza. Tra questi verificheremo se ci sarà la conferma di uno strumento, Mes o come verrà chiamato, senza condizionalità per affrontare la spesa sanitaria. Ora si può utilmente chiudere questa discussione interna e aspettare le conclusioni del Consiglio Europeo”. Questo il commento di Dario Franceschini al discorso di Conte.


Un plauso anche da Bonafede: “Nei confronti del Presidente del Consiglio c’è piena fiducia da parte del MoVimento 5 Stelle. Nel prossimo Consiglio europeo la maggioranza dovrà adottare una linea compatta se vorrà riuscire nella difficile trattativa in Europa. Il lavoro di squadra è stato e continuerà ad essere fondamentale nell’affrontare l’emergenza Coronavirus.” 

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