Ancora 44 metri e il nuovo ponte di Genova, disegnato dall’architetto Renzo Piano, sarà in quota nello stesso luogo, nella stessa valle e sullo stesso torrente, l’ormai noto Polcevera, su cui il 14 agosto 2018 si consumò una immane tragedia, con il crollo del viadotto Morandi e la morte di 43 persone. Succederà domani: «Dipende dal vento», spiegano da queste parti dove al vento e alle intemperie atmosferiche si sono abituati da tempo e dove proprio domani potrebbe arrivare il premier Giuseppe Conte per l’occasione.
Ora, al di là degli annunci della politica, si tratta di capire quando realmente, il nuovo ponte potrà essere percorribile. «Io non faccio previsioni ma pianificazione dei tempi. Dopo la salita di questo impalcato, avremo solo operazioni in quota e se tutto andrà bene dopo dieci giorni di collaudo, entro la seconda metà di luglio dovremmo farcela», dice l'ing. Carpaneto, ad della Ditta che sta costruendo il viadotto, la 'Rina Consulting' di Bergamo.. Nel frattempo, resta l’interrogativo sul nome che si darà al nuovo viadotto. Il Comune ha indetto un concorso di idee tra i genovesi, molte le proposte dal musicista Nicolò Paganini, a Fabrizio De Andrè, allo stesso Renzo Piano.
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