Da qualche giorno noi di Se Non Ora Quando - Libere, insieme a molte altre donne impegnate nel mondo della letteratura, della scienza, dell’istruzione, dell’arte, abbiamo lanciato un appello ai governanti d’Europa per dire basta agli egoismi nazionali e per affermare che è il momento di ricostruire i nostri Paesi con un grande progetto comune che metta al centro gli esseri umani.
Migliaia di donne e uomini, da ogni parte d’Europa, hanno già risposto al nostro appello. E noi vogliamo ringraziarli tutti: una per una, uno per uno. Sarebbe bello poterci dare un appuntamento nelle piazze delle città europee. Ma sappiamo che non è possibile. Abbiamo nostalgia del contatto nelle relazioni umane ma non ci lasciamo scoraggiare. Vogliamo anzi andare avanti insieme, oltre i confini nazionali.
Il 23 aprile prossimo si riuniranno i capi di stato e di governo europei. Verranno prese decisioni essenziali per il nostro futuro comune. Chiediamo a chi condivide il nostro appello di far sentire la propria voce e inviarci entro il 20 aprile un video messaggio che dica ai governanti che dobbiamo uscire da questo sconvolgimento in un modo nuovo.
Dobbiamo investire su quello che oggi stiamo riscoprendo e ci sta salvando: la cura dei corpi e delle vite, anche quelle più fragili, il rapporto tra le generazioni, l’educazione, il lavoro, la famiglia, l’economia e l’umano. Abbiamo capito in questa quarantena che non sono solo parole femminili. Certo, le donne sanno da sempre che pubblico e privato non sono capitoli separati della vita. Ma gli effetti della pandemia ci fanno ritrovare, donne e uomini, davanti a questa comune consapevolezza.
Mentre tocchiamo i nostri limiti, sappiamo che da questi vogliamo ripartire. Insieme. L’Europa siamo noi. #CristinaComencini
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