Mi devono spiegare perchè una persona che ha avuto una esperienza di rappresentanza politica, parlamentare e, nel mio caso, presidente della Camera dei deputati, non può avviare una attività commerciale. E' la difesa di Irene Pivetti, dopo che la Finanza ha messo il naso in una società import-export di cui Lei è amministratrice unica.
La Pivetti, che presiede da tempo una associazione - fondazione? - Italia-Cina, con la quale ha instaurato buoni rapporti politici e culturali, ha pensato di avviarne anche commerciali con la Cina, mettendo a frutto ed intrecciando i diversi rapporti.
Va premesso che la sua società, l'anno sorso, al suo secondo anno di attività, ha fatturato in tutto poco più di 70.000 Euro ( settantamila), con un utile di esercizio di 2,000 Euro circa. Di detta società la maggioranza delle azioni le tiene una seconda società di San Marino oltre una seconda polacca. Insomma la Pivetti, stando al parlamento ha imparato tutto su come vanno le cose.
Causa Coronavirus, la sua società ha ottenuto dalla Protezione Civile un contratto di 30 milioni (trenta milioni, avete capito bene!) per la fornitura di 15 milioni di mascherine di quelle buone, pagandole quindi 2 Euro cadauna. Spese di spedizione esenti.
Senonchè quelle mascherine sono ferme alla dogana. Non hanno avuto il benestare per la distribuzione perchè non le hanno ritenute idonee. C'è poi anche un certificato di idoneità, di provenienza polacca (sede dell'altro azionista della società della Pivetti) che non è stato ritenuto sufficiente.
Insomma la Pivetti ha fregato la Protezione civile ottenendo un contratto che ad altri non sarebbe stato accordato, e poi la Cina , a sua volta - quella con cui Lei ha contatti e li vanta - avrebbe fregato Lei mandandole mascherine - al costo di 2 Euro l'una - non idonee e che quindi sono ferme alla dogana, e ora sono state bloccate dalla Finanza.
La Pivetti ha aggiunto che tutto questo chiasso è fuori posto. Perchè è Lei ad essere stata fregata. Ma è vero anche che Lei ha fregato la Protezione civile. Ha detto anche che se si fosse chiamata Rossi nessuno avrebbe avuto da ridire. Giusto, ma c'è da risponderle che se non si fosse chiamata Pivetti, nessuno avrebbe affidato alla sua società, piccolissima, una commessa così onerosa: 30 milioni di
Euro.
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