Con l'inno delle sardine "6000 (siamo una voce)" del cantautore ravennate MaLaVoglia è iniziata poco prima delle 16 la manifestazione del movimento in piazza VIII agosto, nel centro di Bologna. Ai lati del palco lo slogan dell'iniziativa "Bentornati in mare aperto", che richiama il manifesto ufficiale delle sardine.
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"La piazza è già stracolma di persone. Ci sono già 35, 40mila persone perché anche il parco sul retro di piazza VIII Agosto" la cosiddetta Montagnola "è pieno di persone: questa è l'ennesima dimostrazione che a volte il buon senso, la parola, il non urlare, il non giocare sporco puo' ancora pagare", ha detto il leader delle sardine, Mattia Santori, facendo un primo bilancio della manifestazione in corso a Bologna in piazza VIII agosto.
Il concertone è stato aperto sulle note del nuovo inno, "Siamo sardine e siamo tante, siamo formiche col passo di elefante, siamo l'allarme che sta già suonando, spargete voce, il vento sta cambiando". Prima dell'inizio dalla piazza gruppi di persone hanno intonato "Bella Ciao". "L'Italia non abbocca"; "L'Emilia non si lega". "Da una piccola sardina derivano grandi responsabilità", le scritte che campeggiano su alcuni striscioni esposti.
"Abbiamo già vinto una battaglia che prima che politica è culturale. I numeri dimostrano che si può fare dialogo sociale senza odiare", ha detto il leader delle Sardine Mattia Santori arrivando in piazza VIII agosto.
L'obiettivo dei 4 fondatori delle sardine - Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti, e Giulia Trappoloni - è "restituire alla città l'energia che si è generata in tutta Italia" e "ridare dignità ad un territorio" mai come adesso contendibile dalle destre. Si tratta del 'secondo tempo', in grande stile, del debutto avvenuto in piazza Maggiore, sempre a Bologna, da dove tutto è npartito. Un evento non più 'artigianale' come il flash mob sul Crescentone del 14 novembre scorso ma un vero e proprio evento-show. "Fare politica dal basso con arte e cultura" questo il senso della manifestazione per la quale sono stati raccolti ben 70mila euro via crowdfounding in soli 24 giorni da oltre 3mila sostenitori.
Il 'concertone' andrà avanti fino a sera inoltrata e vedrà protagonisti anche personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura. Ricco il programma dell'evento che vedrà sul palco gli Skiantos, Bandabardo', Modena City Ramblers, Marlene Kuntz, Afterhours, Subsonica e Marracash. Interventi dell'ex ministro Fabrizio Barca, del regista Pif e del giornalista Sandro Ruotolo.
L'evento cade a una settimana dal cruciale voto per le Regionali dell'Emilia-Romagna e a due mesi dalla prima manifestazione spontanea in piazza Maggiore, sempre a Bologna, che ha dato il via al movimento di piazza antipopulista in tutta Italia.
"Questa è la prima vittoria. Non dobbiamo dimenticarci che fino a qualche mese fa il clima politico e sociale che c'era in Italia era completamente opposto a quello che c'è adesso. In qualche modo si è già ottenuto qualcosa", ha commentato Mattia Santori. "La differenza - ha aggiunto Santori - è che abbiamo due mesi di esperienza, due mesi di osservazione di quello che succede nelle piazze siamo qui con una nuova consapevolezza. Non stiamo più rincorrendo Salvini, non abbiamo più bisogno di Salvini a due isolati di distanza per trovare miglia di persone che dicono la loro sul discorso politico. E' bello perché noi continuiamo a insistere sul concetto, portiamo persone in piazza per divertirsi e per parlare di temi seri, è bello essere una piazza non per guardare una partita o bere una birra ma per sentire parlare di temi di uguaglianza, diritti civili, immigrazione, ambiente".
"Come Sardine non temiamo la sconfitta della coalizione di centrosinistra o una vittoria della Borgonzoni. La temiamo a livello personale. Non molleremo di sicuro se il centrosinistra perderà le elezioni", ha detto Mattia Santori, in una conferenza stampa a margine del concerto delle Sardine in piazza a Bologna.
Giovedì 23 manifestazione Lega, Sardine spostate dalla Questura
Giovedì prossimo Bibbiano sarà il centro nevralgico della corsa elettorale per le Regionali in Emilia-Romagna della domenica successiva. Nel comune reggiano della Val d'Enza, finito alla ribalta per l'inchiesta sui presunti affidi illeciti, si sfideranno a poche centinaia dimetri di distanza, in due piazze diverse, la Lega di Matteo Salvini e le 'sardine'. Il leader del 'Carroccio' ha confermato di non avere alcuna intenzione di annullare la manifestazione, che chiuderà il suo fittissimo tour di queste settimane: "Lo avevo promesso a quelle mamme e papà e noi le promesse le manteniamo". "Vuole solo strumentalizzare e glielo impediremo", la replica del movimento anti-sovranista nato due mesi fa a Bologna.
Dopo aver dichiarato di aver prenotato per prime la piazza centrale del paese, scippandola così a Salvini, le 'sardine' hanno dovuto fare marcia indietro di fronte alle decisioni della Questura che ha dato precedenza alle forze politiche rispetto ai movimenti e ha confermato che lo spazio davanti al municipio sarà affidato alla Lega.
Il movimento aveva fatto per primo richiesta d'uso di suolo pubblico, ma il Carroccio si è avvalso del protocollo siglato in Prefettura dalle liste che partecipano al voto e che prevede una prelazione per comizi o iniziative di propaganda. Così, dopo un incontro nel pomeriggio, alle 'sardine' è stata concessa la vicina piazza Libero Grassi: "Noi ci saremo, ma prima vogliamo sentire i cittadini", ha spiegato il portavoce Mattia Santori.
Lunedì sera alle 21 al cinema Metropolis si terrà un'assemblea pubblica aperta: "Vogliamo capire qual è la volontà delle persone - ha proseguito Santori - se vorranno una manifestazione con 7mila persone nella piazza data dalla Questura o se preferiscono non fare nulla". Insomma, "qualsiasi cosa decideranno, noi l'accetteremo: compreso il ritiro del presidio".
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