sabato 4 gennaio 2020

Perchè alla musica i giornali - a differenza del pubblico - non riservano la stessa attenzione che hanno dimostrato, questi giorni, per la danza di Bolle?

I giornali, in coro ed all'unisono, hanno  registrato il successo dello spettacolo di Rai 1, costruito attorno a Roberto Bolle; ma hanno anche bacchettato la Rai che ora attenderà  un anno prima di ripeterlo. Ad essi si è aggiunto l'avallo del pubblico che ha premiato Bolle con  i  4.392.000  telespettatori. Bene.

Ci va però di ricordare che fino al 2014 c'era uno spettacolo - anzi un Concerto, nel giorno di Capodanno, quello  'italiano' trasmesso in diretta dal Teatro La Fenice di Venezia che viaggiava intorno ai 4.400.000 telespettatori immancabilmente. Esattamente come Bolle negli ultimi anni.

E di ricordare anche che quel Concerto tutti gli anni, una decina, fino al 2014 incluso  - dopo c'è stato il declino, come abbiamo spiegato più volte in questi giorni - era il programma più visto della tv, di tutta la tv, di tutte le reti tv italiane, non solo Rai.

In tutti quegli anni non abbiamo mai letto qualcosa di simile a ciò che ci accade di leggere questi giorni su Bolle - nonostante che  gli esiti dell'Auditel fossero anche per quel Concerto più che lusinghieri, anzi insperati, perchè superavano di gran lunga quelli che ogni anno faceva, precedentemente, il Concerto da Vienna di cui quello veneziano aveva preso il posto sulla rete ammiraglia.

 Perchè? Semplicemente perchè i giornali - ma solo i giornali - continuavano a piangere di nostalgia per il Concerto da Vienna, posponendo evidentemente la grande musica del melodramma italiano alla 'valzeristica' viennese, che godeva del vantaggio dell'abitudine.

Insomma  i 4.392.000 telespettatori della danza e Roberto Bolle, sono valutati  enormemente più dei 4.400.000 telespettatori della musica e del Concerto di Capodanno 'italiano' da Venezia.

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