mercoledì 22 gennaio 2020

Luigi Di Maio, al momento dell'addio, fa un discorso da statista, pardon statistico! ( da TG Com 24)

E' il momento di rifondarsi: oggi si chiude un'era mentre il governo va avanti". Lo ha detto Luigi Di Maio, nel suo discorso di dimissioni da capo politico del M5s. "Ho fatto crescere il Movimento al meglio delle mie possibilità. Dalle retrovie qualcuno ci ha pugnalato alle spalle. Ma è importante continuare a cambiare lo status quo nelle istituzioni. Io continuerò il mio percorso nel M5s, le mie funzioni ora passano a Vito Crimi", ha dichiarato.

Con le mie dimissioni, Atlantia torna a crescere: avanti con le concessioni Parlando dal Tempio di Adriano, a Roma, il ministro degli Esteri pentastellato ha continuato: "E' il momento di dire che il Movimento è nato in opposizione al potere costituito: abbiamo lavorato per rompere tutte le nicchie di potere e le resistenze. Ora stiamo combattendo la battaglia per il ritiro della concessione". "A proposito, ho letto che alla notizia delle mie dimissioni il titolo Atlantia in borsa ha iniziato a guadagnare dopo molte settimane e questo testimonia che i mercati non hanno capito nulla di noi", ha evidenziato Di Maio, spiegando che "il M5s non può essere giudicato per 9 mesi al governo, deve andare avanti, Dobbiamo avere il tempo di mettere a posto quello che hanno combinato in 30 di politica". 

Abbiamo sempre lottato "Alcuni obiettivi purtroppo non abbiamo potuto raggiungerli ma abbiamo sempre lottato. Sono consapevole che parte del M5s è rimasta delusa e si è allontanata - ha aggiunto l'ormai ex capo politico pentastellato -. Ma in compenso, se oggi l'Italia è migliore è grazie alle leggi che abbiamo fatto, dallo stop all'azzardo al taglio dei parlamentari alla corruzione". "Per ottenere ognuna di queste leggi abbiamo dovuto lottare, passare le notti in bianco e scontrarci - ha osservato -. Forse c'eravamo illusi che realizzando il programma potessimo ricevere un grande appoggio. Non importa. L'insieme di queste leggi creeranno un bene comune collettivo. Gli italiani ci hanno votato per esprimere un potenziale che è stato schiacciato dalle lobby e da chi non vuole bene al Paese". "Mi hanno detto 'tanto al governo non ci saremo più e cancelleranno queste leggi in un solo colpo', io credo che sia un modo per lavarsi le mani e non lottare". 


I peggiori nemici sono quelli interni "E a quelli che puntano il dito, dico di prendersi qualche responsabilità perché è facile parlare di problemi ma un po' più impegnativo risolverle -ha attaccato -. Quello che ci anima è il fuoco che abbiamo dentro. Abbiamo tanti nemici, quando si prova a cambiare le cose c'è sempre qualcuno che ti fa la guerra, ma i peggiori nemici sono quelli che contraddicono i valori per i quali si è lottato insieme. Persone che lavorano solo per la propria visibilità...". 

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