mercoledì 15 gennaio 2020

Non siamo un paese normale: Autostrade, Rai

Torna in gioco Di Battitsa, alleato di Di Maio che vede il suo trono traballare. Non parte più per l'Iran( ED INVECE POI E' PARTITO,ndr) ed entra nella dirigenza della Casaleggio Associati, da dove pure intende sostenere Di Maio nella lotta che il suo stesso Movimento gli sta  già muovendo e, in previsione degli 'Stati generali  dei Cinquestelle nei cieli della politica, quando forse avrà la spallata che si è meritato, per la sua incompetenza unita a prosopopea.

 Di Battista  che è al suo fianco, ed è a sua volta  sostenuto dal foglio di partito, Il Fatto di Travaglio, ha messo una condizione - come si legge nello stesso foglio di propaganda. Togliere la concessione ad Autostrade - che Dibba considera LA BATTAGLIA DEL SECOLO, per ripartire da dentro il Movimento che ora vorrebbe riproporsi 'di lotta', oltre che 'di governo'.

Di tale problema si parlava dall'indomani del crollo del Ponte Morandi, più di un anno e mezzo fa, un tira e molla nel quale si sono distinti i Cinquestelle, incuranti dei danni che hanno procurato agli azionisti di Autostrade da mesi  sulle 'montagne russe' in borsa.
 E senza preoccuparsi del fatto che qualora venisse tolta loro la concessione, per darla poi ad ANAS - dalla padella alla brace, è voce comune! - più di diecimila (tredicimila dicono) dipendenti avrebbero qualche problema. Che è cosa di  non poco conto in un paese dove manca il lavoro e la disoccupazione è a livelli altissimi.  Ma tutto questo a Di Battista e Di Maio frega poco, tanto loro vivono bene con l'attività politica.

Il PD, accusato di voler favorire i Benetton, propone - ci sembra - una soluzione più ragionevole e ragionata ( negli ultimi giorni, forse per non far cadere il Governo,  sosterrebbero i Cinquestelle, contro Autostrade): far pagare ad Autostrade i danni del Morandi, risarcire i familiari delle vittime, ridiscutere le condizioni delle concessioni, esigere investimenti sostanziosi per mettere in sicurezza la rete autostradale, e poi imporre loro un controllo da parte degli organi competenti (naturalmente la mancanza di siffatto controllo non può essere anche questo imputato ad Autostrade).

 Di Battista, lo sfasciac..., e Giggino  il ministro incompetente - due...al comando - vogliono mandare a puttane il paese per  provare a riottenere quel suffragio elettorale che in due anni hanno perso, per loro colpa ed inettitudine.

Non è che in Rai le cose vanno meglio. Giggino vuole continuare a comandare, ben sapendo che forse fra due settimane i consensi elettorali nel paese saranno prossimi allo zero; e il PD dal canto suo, da quando è al governo  ed ha ripreso fiato, pensa soprattutto a riequilibrare il suo potere in Rai, quando ordina alla sua rappresentante nel CDA, Borioni, di votare contro le nomine - lei si è astenuta - che si attendevano da mesi. Per vendicarsi di Di Maio, suo alleato di governo, e di Salini - che comunque non può chiamarsi fuori da questo casino -  che ha rimandato ancora una volta le nomine per i TG, perchè Orfeo sostenuto da PD,  e candidato ad una diurezione ( TG 3?) è avversato da Di Maio.

 Stiamo assistendo ad uno spettacolo di burattini dal finale tragico, un un paese che in ogni settore si sta rivelando sempre più anormale.


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