Saremmo tentati di usare parole forti, ma alla fine decidiamo di far parlare i fatti e basta. Cominciamo dal premier di cui ieri, 'Piazza Pulita', trasmissione de La 7 condotta da Formigli, ha fatto ascoltare, dopo averlo scrupolosamente decrittato, il colloquio 'personale', in lingua inglese, far due capi di stato, al recente incontro di Davos: la cancelliera Merkel e il nostro premier Giuseppe Conte.
Cosa si sono detti di tanto importante per spingere La 7 a decrittarlo e farlo ascoltare? Non si sarà mica fatto prendere la mano Conte, rivelando confidenzialmente ma inopportunamente, segreti che attengono alla sicurezza del nostro paese o strategie prossime per imporsi in Europa?
No, nulla di tanto importante.
Ma ciò che è più grave è che si è trattato di un colloquio di quelli che ascolti al bar il lunedì mattina, fra due tifosi che , dopo aver esaminato minuto per minuto la partita della domenica, uno dei si vanta con l'altro delle sue imprese domenicali.
Conte, facendo vergognare tutto il nostro Paese, per il tono ed i contenuti del suo discorso, ha detto alla Merkel, costretta a fingere interesse per quel discorso da 'bar sport', che i Cinquestelle sono preoccupati del favore che incontra tuttora Bullo-Salvini e che perciò in queste settimane pensano solo a trovare qualche argomento da sfruttare per la prossima compagna elettorale, onde risalire la china delle preferenze elettorali
Alla Merkel veniva da chiedergli, ma non l'ha fatto per non mettere in difficoltà il povero Conte che non sarebbe stato comunque capace di discorsi più alti: ma voi pensate anche a risolvere i problemi gravi e tuttora irrisolti, anche con il cosiddetto Governo del Cambiamento?
Dopo aver fatto piombare la Cancelliera nella più seria preoccupazione per la leggerezza con cui i sovranisti italiani 'governano' - si fa per dire - il paese, Conte corre ai ripari, intendendo rassicurarla, ma prosegue con il discorso 'da bar'. Non ti preoccupare Angela - più o meno questo il senso del suo discorso - quei due li metto a posto io, perché sono comunque io a comandare e se gli dico di smetterla di fare gli stronzetti, loro la smettono. E qui la Cancelliera, come fanno già tutti gli italiani, ha cominciato a preoccuparsi seriamente del suo partner italiano.
Poco ci è mancato che, per crescere nella considerazione della Cancelliera, tirasse fuori l'asse pigliatutto: Angela, guarda che io ci ho sempre la fidanzata giovane, mica solo i due. Anzi, avrebbe precisato a quel punto: Salvini ce l'aveva ma se l'è fatta scappare, la bella Eloise; e Di Maio ancora non si sa bene se ce l'ha o no, perchè quella biondina che si vede spesso fotografata con lui in queste settimane non è la sua 'ragazza', ma la bella candidata a Governatore d'Abruzzo, nella lista Cinquestelle,
Voltiamo pagina per non deprimerci ancora di più a prima mattina. E andiamo a quella intitolata 'fuori dal coro' che la nuova Retequattro fa aprire ogni sera a Mario Giordano, offrendola alla lettura dei telespettatori. Si leggeva ieri in quella pagina del caso 'Sea Watch' e della soluzione approntata in mattinata ed annunciata da Conte - non si è capito bene se con l'avallo di Salvini o nonostante il ministro dell'Interno. Grillo parlante-Giordano ha mostrato le immagini di quei 47 disgraziati finalmente fatti scendere dalla nave ong a Catania, accompagnandole con le seguenti spiegazioni: ci avevano detto che stavano male su quella nave, che erano in condizioni disumane e seriamente provati nel fisico: guardateli, sono belli, giovani ed aitanti e camminano dritti sulle loro gambe, anzi all'annuncio dello sbarco hanno anche inscenato una danza 'tribale'. E poi dove sono i 15 minori sui quali hanno puntato per giorni per costringere il Governo ad una conclusione cosiddetta 'umanitaria'? Io quei minori non li ho visti né li vedo'.
I minori, secondo le dichiarazioni ufficiali - (avrebbero volutamente mentito?) - sono stati fatti sbarcare e sono ora ospitati in una struttura idonea a Catania. Neanche a questo crederebbe il patetico Giordano.
BARLETTA - GIOVEDÌ 24 GENNAIO 2019COMUNICATO STAMPA
Appena lo scorso 16 gennaio era sul palcoscenico dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, dove - alla presenza di ospiti di prestigio, come Laura Mattarella, figlia del Capo dello Stato, e Noemi Di Segni, Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane- ha diretto con grandissimo successo "Libero è il mio canto", un toccante concerto di musiche scritte dalle donne deportate in campi di progionia di tutto il mondo; con lui l'ensemble Lagerkapelle, le voci femminili, tutte pugliesi, dell'Ilse Weber Choir, quelle soliste di Cristina Zavalloni e Anna Maria Stella Pansini, quella recitante di Paola Pitagora, oltre alla special guest della serata, la celebre cantante israeliana Aviva Bar-On, deportata a dieci anni nel campo di concentramento di Theresienstadt e miracolosamente sopravvissuta (il concerto andrà in onda su RAI5, il 27 gennaio alle 21.15).
Lui è Francesco Lotoro, pianista compositore e direttore d'orchestra pugliese, che da quasi trent'anni raccoglie, trascrive, preserva ed esegue musiche composte dagli internati nei campi durante gli anni della seconda Guerra Mondiale, fino a dar vita, nella sua città, alla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria (ILMC), alla quale fa capo il progetto Cittadella della Musica Concentrazionaria, il più grande Hub internazionale sulla materia. A questo straordinario bacino di musica Lotoro attingerà anche per il prossimo concerto che il 24 gennaio lo vedrà protagonista al pianoforte presso il Palazzo del Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, in occasione degli eventi ufficiali previsti per il Giorno della Memoria 2019, la cui celebrazione inizierà alle ore 11.00. Accompagnata dal musicista pugliese, la cantante Cristina Zavallonisi esibirà nella prima esecuzione assoluta diKolysanka Oswiecinska, un brano su testo di Maria Czarnocka composto da Henryk Leszczinskinel famigerato campo di concentramento e lavori forzati di Mauthausen.
Lui è Francesco Lotoro, pianista compositore e direttore d'orchestra pugliese, che da quasi trent'anni raccoglie, trascrive, preserva ed esegue musiche composte dagli internati nei campi durante gli anni della seconda Guerra Mondiale, fino a dar vita, nella sua città, alla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria (ILMC), alla quale fa capo il progetto Cittadella della Musica Concentrazionaria, il più grande Hub internazionale sulla materia. A questo straordinario bacino di musica Lotoro attingerà anche per il prossimo concerto che il 24 gennaio lo vedrà protagonista al pianoforte presso il Palazzo del Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, in occasione degli eventi ufficiali previsti per il Giorno della Memoria 2019, la cui celebrazione inizierà alle ore 11.00. Accompagnata dal musicista pugliese, la cantante Cristina Zavallonisi esibirà nella prima esecuzione assoluta diKolysanka Oswiecinska, un brano su testo di Maria Czarnocka composto da Henryk Leszczinskinel famigerato campo di concentramento e lavori forzati di Mauthausen.