Sabrina Colle, fidanzata di Vittorio Sgarbi, lo difende in un intervento pubblicato su dopo l’intervento al museo Maxxi che ha generato molte polemiche. Colle scrive per rispondere a un articolo di Luca Beatrice, che ieri aveva criticato il sottosegretario ai Beni Culturali.
Per Colle Sgarbi è un «eroe solitario e vittima solitaria di tutti i conformisti e i puritani che vorrebbero bandirlo».
Poi ricorda: «Dieci giorni fa eravamo tutti al Maxxi, il regno dell’arte contemporanea, a festeggiare l’inizio dell’estate, con tanti giovani che hanno ascoltato una conversazione intelligente su Carlo Michelstaedter e Giacomo Leopardi. E l’hanno apprezzata almeno quanto i muri storti del Maxxi, “imperfetti” per appenderci dei quadri, ma perfettissimi per ogni conversazione non scontata, non imbalsamata, giocosa,irriverente, divertente, libera dalle protesi ortopediche del politicamente corretto.
Insomma “storta” e “imperfetta” come i muri del Maxxi. Sgarbi rappresenta, paradossalmente, sempre sé stesso: ironico e a tratti autolesionista». Infine: «L’arte è anche rottura e provocazione, uso libero del linguaggio nel tempo della riproducibilità dell’opera d’arte e Vittorio si è presentato come un’opera d’arte e si è commentato come altro da sé. Dal ventre alla parola e la parola questa volta è stata veramente penetrante».
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Gent.ma sig.ra Colle,
per difendere Sgarbi, c'era proprio bisogno di tirare in balloi 'muri storti' del Museo disegnato da Hadid, dove è 'impossibile appendere quadri'?
Sarà anche così, ma quando uno è storto è storto. Nons servono parallellismi giustificativi.Chiaro? ( P.A.)
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