Non sarà sfuggito che al ritorno a mani vuote da Varsavia della nostra Premier, che si era messa in viaggio, contando di convincere il recalcitrante premier polacco a più miti propositi sulla questione migranti, ricollocamenti ed altro... non sarà sfuggito che, appena rimesso piede sul suolo italiano si sia scagliata contro la magistratura. Ci è venuto il dubbio che Giorgia Meloni, che non ha portato a casa nessun risultato che si era prefisso, abbia invece imparato la lezione polacca di come mettere il bavaglio alla magistratura, privandola di quell'indipendenza necessaria per lo svolgimento dei suoi scopi istituzionali, con quell'editto di Palazzo Chigi a seguito delle inchieste sulla Garnero Santanchè e Delmastro Delle Vedove.
Si sa che la UE ha sanzionato per questo la Polonia; dobbiamo ora temere che nel futuro prossimo lo faccia anche con l'Italia, aggiungendo alla grana del Pnrr ( ancora non arriva la rata di marzo), ed alla mancata approvazione del MES ( unico paese europeo a non averlo ancora approvato!), anche un richiamo al governo che sembra allergico a qualunque controllo, anche quello della magistratura, convinto che, avendo vinto le elezioni può fare quello che vuole - come va dicendo ad ogni più sospinto?
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