"Quello che mi ha fatto sorridere è che le critiche più feroci sia venute da molte persone che, nel privato, hanno avuto sempre tutt'altro atteggiamento nei miei confronti e che magari hanno anche prenotato e sono venuti nei locali che io ho fondato. E mi fermo qua per carità di patria". -Ha detto Daniela Santanchè, ministra del Turismo, nel corso della informativa al Senato sulle sue società.
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Sembrerebbe, stando alle sua parole ripulite prima dei messaggi minacciosi in codice, che andare nei locali di sua proprietà sia disdicevole e poco raccomandabile; e infatti: chissà cosa la ministra potrebbe rivelare dei 'sinistri' che l'accusano, se decidesse di parlare.
Un comportamento simile a quello avuto da Sgarbi, a sua difesa, dopo il 'Caso Maxxi', quando ha accennato, a proposito dei Cinquestelle che lo avevano duramente censurato, che 'il figlio del fondatore, Grillo, è sotto processo per stupro'.
Ed è simile anche a quanto detto dalla fidanzata di Sgarbi, Colle, intervenuta a difesa dell'accusato nel dibattito, quando ha accennato ( dopo che Sgarbi aveva detto che quel museo era stato progettato da una architetta 'pazza', Hadid) che quel museo 'aveva le pareti storte dove era impossibile appendere un quadro',
Voleva dire che in un museo fuori regola anche il suo fidanzato poteva essere sopra, anzi decisamente fuori, le righe ed ogni regola.
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Alla fine della storia, si può dire che la ministra Santachè è indagata dalla Procura di Milano e che Sgarbi ha avuto al Maxxi un comportamento gravissimo, degno di censura. ( P.A.)
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