sabato 18 giugno 2022

E Pereira risponde a Chiarot

 

Firenze, il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Alexander Pereira risponde al suo predecessore Cristiano Chiarot, che martedì scorso gli aveva indirizzato una lettera aperta in cui scriveva: “Affermando che senza il tuo arrivo il Maggio sarebbe fallito dichiari qualcosa che stride con i fatti”.

Grazie “di cuore per le parole di sostegno che mi indirizzi – scrive Pereira – Sono certo, come tu mi auguri, che questo momento delicato passerà. Sono infatti convinto della bontà del mio operato sul quale ho risposto puntualmente alla Commissione. Da quell’appuntamento a Palazzo Vecchio, sono state riportate di conseguenza dalla stampa le mie precisazioni e anche quella che ti ha convinto a scrivermi, ma che temo sia stata male interpretata. Mi dispiace”.

“Vorrei sgomberare immediatamente il campo da ogni polemica che tu sollevi – dichiara Pereira spiegando che – parlando di un’ipotesi di fallimento del Maggio non mi riferivo” alla gestione Chiarot: “La qualità del tuo lavoro è evidente a tutti e a me altrettanto; e i fatti sono testimoniati anche dalle carte”. Pereira precisa che si riferiva “al 2021 non agli anni prima” quando a differenza dei suoi predecessori si è dovuto “confrontare con una situazione critica come la pandemia”, ovvero con “il teatro chiuso, il pubblico a casa, la mancanza di cassa proveniente dalla biglietteria. E nonostante ciò abbiamo ottenuto un risultato di bilancio positivo di circa 450.000 euro, e se non mi fossi adoperato per la ricerca di altri sponsor che hanno portato i finanziamenti privati a circa 7.500.000 euro, avremmo sì in quel caso rischiato quella situazione drammatica. Intendevo proprio e solo questo e non chiamarti in causa. A tutto ciò aggiungo che, e voglio dirlo, grazie ai finanziamenti privati che ho reperito, abbiamo anche abbassato l’incidenza del finanziamento pubblico, che dall’85,5% è sceso al 70%, indicatore mai raggiunto prima”.

È “nei momenti di crisi e quello del Covid è stato lunghissimo e difficilissimo, e alcune conseguenze si fanno sentire anche ora, che bisogna operare e darsi da fare di più; confermare i sostegni precedenti, trovarne di nuovi e programmare, in modo da non trovarsi impreparati al momento della ripresa. È quello che ho fatto e in questo senso io mi sento tranquillo perché ho lavorato come te per il bene del Maggio, solo in un periodo completamente diverso”.

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