lunedì 20 giugno 2022

Tutti i malati noti di Mosca, oltre Putin, che avrebbero bisogno di cure urgenti

 Putin, se è vero ciò che si va di lui dicendo da tempo, sarebbe malato di cancro, sarebbe stato operato ed ora è in cura. Ma c'è anche chi aggiunge che la sua folle strategia alla base dell'invasione dell'Ucraina, sarebbe proprio un sintomo della fine.

 Ma a Mosca ci sono altri malati che ancora non si curano, ma che necessiterebbero di cure 'da cavallo' urgentissime.

 A cominciare da Medvedev, numero due del Cremlino, che in queste settimane sta dando davvero i numeri, da che molti si chiedono se non sia il caso di sottoporlo a trattamento almeno di igiene mentale.

L'Occidente mi fa schifo, ha detto in uno dei suoi sproloqui, fuori di testa, e finché potrò farò di tutto per cancellarlo dalla faccia della terra.

 E, siccome non bastava, ha aggiunto che qualora Kiev dovesse entrare a far parte dell'Europa, occorre vedere se l'Europa esisterà ancora.

Uno così va immediatamente portato di peso in un centro per malattie neurologiche degenerative e curato senza indugio e senza pietà. 

Cure, di ugual peso e genere, meriterebbe anche la  portavoce del ministro Lavrov, la Zakharova, che abbiamo visto in tv bistrattare il povero Giletti. Lei, ben vestita come sempre - il regime glielo consente -  parla spesso dal salotto di casa, il cui stile farebbe invidia ad un alto dirigente occidentale. Ma ciò che dice è di una che è fuori di testa.

Non parliamo di confini, a proposito dell'Ucraina; i suoi confini sono stati cancellati.


Alla gara fra chi è più fuori di testa, il cui favorito per la vittoria sembra essere senza dubbio da Medvedev,  per il momento non hanno voluto partecipare nè il ministro degli Esteri moscovita, Lavrov, nè il portavoce del Cremlino, Peskov.

Mentre invece ha chiesto di iscriversi, come riserva, l'ambasciatore russo in Italia, il quale ha avvertito il Governo italiano:

Continuate ad inviare armi all'Ucraina, ma il popolo italiano non vuole. Perciò smettete. 

Grazie del consiglio signor ambasciatore. Ma i c...suoi, cioè del suo paese, che sono tantissimi, quando se li fa?

  

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