sabato 18 giugno 2022

Che accadrà all'Arena di Verona se Sboarina non sarà più sindaco, e al Massimo di Palermo con Lagalla sindaco?

 Cecilia Gasdia, sovrintendente nominata da Sboarina, dopo che aveva sostenuto, nelle passate comunali, la sua candidatura a sindaco capeggiando una lista 'apparentata' - di destra, non c'è bisogno di dirlo -  che farà ora se Sboarina non verrà rieletto ed al suo posto arriverà, come molti sperano, Tommasi, ex calciatore, di sinistra?

E a Palermo,  quale sarà la sorte del sovrintendete del Teatro Massimo, Marco Betta, messo lì da Leoluca Orlando - al cui cognome Cossiga aggiungeva 'Cascio'- dopo che Francesco Giambrone sapendo che Orlando non sarebbe stato rieletto, ha preferito trasferirsi a gambe levate a Roma, lasciando nei guai il suo amico compositore?

La cronaca del passato insegna - e ciò vale nell'uno come nell' altro caso - che  venuto meno il protettore dei vari sovrintendenti, sono venute alla luce le loro magagne, vere ma anche in parte inventate, allo scopo di farli fuori.

 E se qualcuno si lamentava - è  la cronaca ad  insegnarcelo - la risposta dei nuovi amministratori pubblici è stata sempre la stessa: mettiamo nei vari posti di responsabilità persone che godono della nostra fiducia. In genere i sostituti sono quasi sempre peggiori dei loro predecessori; e poi, in nessun caso, si è parlato della professionalità dei vecchi e nuovi amministratori delle istituzioni culturali. Non conta.

 E' accaduto a Palermo con Giambrone, al ritorno di Orlando, per gli ultimi due mandati di seguito, come a Verona con la Gasdia, dopo le sfortunate, per l'Arena, sovrintendenze del geometra messo lì da Tosi e i vari commissari e reggenti, incluso Fuortes. 

 Che dovrebbero fare la Gasdia e Betta? Rimettere il loro mandato nelle mani dei nuovi amministratori?

 A Verona, la Gasdia dovrebbe esser giunta a fine mandato; ma, poichè sembra che abbia fatto abbastanza bene il suo lavoro - perchè non farla restare? Non per tanti altri mandati ancora, il cambiamento dopo un certo periodo può esser utile all'istituzione.

A Palermo non sappiamo molto di Marco Betta, al vertice da pochi mesi, anche se dal Massimo ci è già passato in anni lontani. Lagalla dovrebbe fidarsi e lasciarlo al Massimo?

Per fortuna la decisione non spetta a noi.

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