Daniele Gatti, direttore principale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, è stato eletto nuovo direttore principale della Staatskapelle di Dresda, una delle più antiche e prestigiose orchestre del mondo. Succederà a Cristian Thielemann il cui incarico terminerà appunto a luglio del 2024.
Gatti, perciò, ad oggi, già direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino, per un triennio (2021-2024) direttore artistico dell'Orchestra Mozart fondata da Abbado, fino al 2024, e consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra, aggiunge alla sua già densissima attività di direttore, in prospettiva e quando gli altri incarichi saranno conclusi, un nuovo incarico. Anche se va detto che l'incarico con medesimo impegno di 'direttore principale' a Dresda avrà inizio alla fine di quello al Maggio Musicale Fiorentino.
Torna prepotente alla ribalta, dopo tale nomina annunciata con l'anticipo che una grande orchestra considera necessario, la successione a Pappano a Roma, proprio nel 2024, giacchè il nome di Gatti era certamente fra i candidati.
A Roma sembrano non farsene un problema, nonostante che manchino appena due anni alla fine del lunghissimo incarico di Pappano. A meno che, esclusa anche per effetto di tale nomina la candidatura di Gatti, non si stia pensando ad un direttore straniero - e perchè no?- suggerito, disinteressatamente( ?) dalla stessa agenzia cui appartiene Pappano e che all'Accademia ha fornito per un ventennio circa numerosi artisti per le sue stagioni. Qualche indizio potrebbe costituirlo la presenza del direttore della stessa agenzia di Pappano, che ora ha un incarico di direttore ospite?
Forse che sì, e non c'è da meravigliarsi considerando che le agenzie, specie quelle di un certo peso esercitano pressioni sulle istituzioni musicali, quando non addirittura ricatti: Vuoi quell'artista, te lo dò, ma devi prendere anche quest'altro. Tecnica vecchia quanto il mondo, tante volte denunciato, ma di cui tutti sembrano non darsi pensiero.
Da sempre anche noi abbiamo denunciato simili ingerenze. Non è un caso che a Santa Cecilia, se si esaminano le stagioni degli ultimi anni, la presenza di artisti stranieri di ben note agenzia sia predominante. Allentata solo negli ultimi due anni da quei turlupinatori che l'hanno motivata così: anche fra gli italiani ci sono artisti altrettanto bravi. Al che ,a quegli stesso 'azzeccagarbugli' verrebbe da dire. e perché, finita la pandemia gli artisti italiani non sono più altrettanto bravi che gli stranieri?
Ma forse a Santa Cecilia i giochi son fatti da tempo, e per questo possono aspettare tranquillamente fino all'ultimo a fare il nome del successore di Pappano. Che quindi sarebbe già individuato e sulla cui personalità si stanno già confezionando le stagioni future.
E' comunque vergognoso che nessuno apra bocca per dire agli 'azzeccagarbugli' ceciliani che nelle orchestre che si rispettano le nomine importanti vanno fatte e rese pubbliche con notevole anticipo. Dresda, e tante altre realtà musicali internazionali di grande prestigio non insegnano nulla.
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