La musica ha scandito la storia dell’umanità fin dai suoi albori, svolgendo un ruolo fondamentale per le civiltà e le culture più disparate. La sua esistenza è attestata a partire da 55mila anni fa, con l’inizio del Paleolitico superiore, e da allora si è evoluta dando vita a una straordinaria varietà di generi e forme sonore. Oltre ad accompagnarci in molte attività quotidiane, come fonte di svago, divertimento, relax, con conseguenti risvolti positivi sull’umore e sulla mente, la musica ha anche un’importante funzione sociale, grazie alla sua capacità di favorire l’inclusione e il superamento delle differenze.
In Toscana a vantare un’eccellente tradizione è senza dubbio la città di Lucca, dove le più antiche testimonianze di scuole musicali sono reperibili in fonti del VII secolo. Dalle piazze alle chiese, dai giardini e ai palazzi storici, così come a teatro e nei caffè, molteplici sono i luoghi dove durante l’anno è possibile godere dell’arte dei suoni che si tramanda nel tempo e che ancora oggi viene coltivata con passione, tanto che l’insegnamento della musica riveste da sempre un ruolo cardine. Terra di interpreti e compositori di fama internazionale, Lucca ha dato i natali a figure come Giacomo Puccini, Alfredo Catalani e Luigi Boccherini.
Proprio a quest’ultimo, vissuto tra la metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, è intitolato l’omonimo Istituto Superiore di Studi Musicali risalente al 1842. Nel 1999 la scuola è stata trasformata in istituzione del Comune di Lucca, avviando un percorso conclusosi poche settimane fa con la firma di una convenzione che ne ha sancito il definitivo passaggio a conservatorio statale, dopo che il pareggiamento era stato ottenuto nel settembre 1924. Una transizione epocale che ha visto riconosciuto il valore dell’offerta didattica e dell’organizzazione dell’Istituto Luigi Boccherini. I corsi accademici di I e II livello attirano ogni anno centinaia di studenti da tutto il mondo, con le domande di iscrizione che puntualmente superano i posti disponibili.
Qui ha studiato Giacomo Puccini e, più recentemente, si sono formati Andrea Bocelli e il figlio Matteo. Con i suoi 180 anni di vita è uno dei più antichi istituti musicali d’Italia e il rispetto per la tradizione non impedisce al Boccherini di rispondere alle esigenze degli allievi di oggi e alle sfide di un mondo in continua evoluzione come quello della musica. In questa direzione va il progetto di un terzo ciclo, che darà l’opportunità di andare oltre il diploma di II livello, alla stregua del potenziamento dei vari segmenti dell’offerta formativa e delle attrezzature, tra cui rientrano il primo master in Italia dedicato alla musica applicata alle immagini e l’impianto audio/video all’avanguardia del quale è stato recentemente dotato l’auditorium.
Ad attrarre gli studenti, provenienti anche dal Centro America così come dall’Estremo Oriente, è poi l’intensa attività di produzione artistica che contraddistingue l’Istituto. La ricca programmazione concertistica non si limita a offrire al pubblico numerosi appuntamenti di ottimo livello, ma è pensata per integrare la didattica dando modo agli allievi di perfezionarsi sul campo. Le rassegne tematiche, come il Guitar Festival, l’Open Piano, il Bass Festival e quello dedicato ai fiati, contribuiscono a qualificare la preparazione degli studenti, mentre le frequenti collaborazioni con enti e istituzioni musicali permettono ai giovani di suonare accanto a musicisti affermati, in appuntamenti di livello internazionale.
Per presentare domanda di iscrizione al nuovo anno accademico del conservatorio Luigi Boccherini c’è tempo fino al 31 luglio. Un’occasione da non perdere per chi ama la musica al punto da voler trasformare la propria passione in una professione, affidandosi a un’eccellenza italiana che da quasi due secoli tiene viva la tradizione di una città dove l’arte dei suoni e il suo insegnamento si sono ritagliati una posizione di primo piano.
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