mercoledì 29 giugno 2022

Riccardo Muti. L'intervista a due giornalisti italiani invitati a Chicago. Sono contro la 'cancel culture'

 Muti, per il Ballo in maschera verdiano che ha diretto a Chicago  quasi alla chiusura della sua penultima stagione da direttore musicale oltreoceano, ha invitato i giornalisti dei due più venduti giornali italiani, Repubblica e Corriere, per farli assistere a quella importante prémière, ma anche per puntualizzare alcuni aspetti che anche l'opera di Verdi sottopone all'attenzione degli spettatori e dei musicisti, moderni.

 La 'cancel culture' che sempre più spesso si vede prendere il sopravvento a lui non proprio giù.  Anche perché dall'Italia - ed è la ragione per tornare sull'argomento -  gli è giunta notizia che un celebre verso del libretto dell'opera è stato, alla Scala, mutato, per non urtare la sensibilità. di chi?

'Ulrica dell'immondo sangue dei negri' è il verso incriminato, eppure mantenuto nella sua integrità da Muti, mentre alla Scala l'hanno mutato, perchè 'negro' non ricorre più nel dizionario del 'political correct'.

 Se la memoria non ci inganna, in passato ci sono stati altri simili episodi,  altrettanto idioti da essere finiti nel dimenticatoio, almeno per noi.

 Che vogliamo fare? cambiare la letteratura, la storia, l'arte per venire incontro alla pigrizia moderna che non si sforza di capire il contesto in cui avvennero fatti e furono prodotte opere e preferisce, nella più bieca ignoranza, aggiustare qualunque cosa.

Il passato è passato, va spiegato, non cancellato o mutato. Se fosse attuato tale proposito, non basterebbe ciò che ancora ci resta della storia dell'umanità per  correggere, modificare il passato.

 Riccardo Muti non ha citato un caso ancora più idiota,  firmato, appena qualche stagione fa a Firenze, dal sovrintendente  Cristiano Chiarot e dal regista  Leo Muscato e riguardante Carmen, il capolavoro di Bizet.

 Il cui finale, ben noto, si compie con la fuga della protagonista,   non più pugnalata dal suo amante, pazzo di gelosia e che che non si rassegna all'abbandono. Che fecero a Firenze, quei poveretti? Tolsero il pugnale dalle mani di Don Josè, e  gli misero una pistola che si inceppò permettendo a Carmen di salvarsi fuggendo. Per completare, anzi chiarire il pensiero del noto regista e dell'accondiscendente sovrintendente, nelle ultime scene si vede Carmen che bussa al più vicino posto di polizia e chiede aiuto.

 I due intellettuali attivi sulla piazza di Firenze lessero il finale dell'opera di Bizet, secondo le moderne convinzioni di riscossa delle donne contro il maschio femminicida.

 Questo è ancora più grave del verso cambiato per evitare termini che potrebbero offendere la sensibilità moderna. La quale potrebbe imporre, nella sua stupidità, di sostituire in qualunque testo,  un termine oggi non 'correct' con i puntini che solitamente in un testo scritto si mettono al posto di parole impronunciabili. Idiozia pura.

 Stessa idiozia sembra adottare l'Occidente a proposito della musica russa, dopo l'invasione dell'Ucraina. Ed anche questo questo Muti ha voluto denunciare con il suo concerto a Chicago con un programma interamente dedicato alla grande musica russa.

 Non lo si deve accettare neanche in terra ucraina, dove è anche comprensibile che la Russia, con tutto la sua storia, non la vogliono vedere neanche in cartolina. Ed anche lì sarebbe comunque sbagliato. Ma altrove è soltanto idiota.

Comunque un paio di notizie, finalmente, Muti le ha date ai nostri giornalisti. Innanzitutto  ha anticipato che la prossima stagione, che sarà la sua ultima a Chicago, dopo tredici stagioni ( 'mai uno screzio, mai un malinteso') la chiuderà con la Missa solemnis di Beethoven; e poi che il prossimo concerto, del 2023, della serie 'Le vie dell'amicizia' resterà in Italia, e farà tappa alle Fosse Ardeatine, a Roma.

 E, infine, ha condannato apertamente la guerra. Come possono tanti suoi colleghi  tacere sull'argomento? " La musica, ha spiegato, non ha nulla a che fare con la politica. Ma ho trovato strana la difficoltà di alcuni artisti nel dire una frase semplice: siamo contrari alla guerra e alla perdita di vite innocenti. In Russia e lo dici sei un traditore. Non pensavo - ha concluso - alla mia età, di dover essere testimone di una cosa così trucida. Ci sono stupri, e migliaia di bambini che non sanno dove andranno a finire".

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