Ieri sera, lunedì 6 giugno, il maestro Augias , in uno dei suoi commenti spesso salaci, si è prodotto in uno svarione che i suoi tutor non hanno corretto, benchè non potesse sfuggire, neanche alle loro sorde orecchie.
Parlando della vicenda storica e romanzata della protagonista della Traviata di Giuseppe Verdi ( il maestro dopo aver constatato che il famoso autore dello zum- pa -pa, con 'La donna è mobile ' aveva fatto risalire gli ascolti, è tornato a 'Peppino' negletto volutamente nelle prime settimane di corso ), il maestro Augias - dicevamo - che conosce molto bene la vicenda sia perchè si stratta - come ha dichiarato - di una delle sue opere 'preferite' , sia perchè ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia da presentatore ( al punto da essere invitato, anni fa, a raccontare Traviata fino a Liegi, da quel suo emulo dilettante, assurto a direttore di teatro, che era Stefano Mazzonis, buonanima), il maestro Augias - ripetiamo - ha detto che la vicenda di Violetta e dell'autore del romanzo, somiglia a quella fra il musicista e la cantante, la celebre Giuseppina STRAPPONI. Strepponi, maestro Augias.
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Ma di uno svarione ancora più clamoroso si è reso resposnabile il nostro maestro, nella puntata dedicata a Bernstein, a West Side Story, della quale, comunque la si giri, egli è convinto trattarsi di un'opera vera e e propria, il cui americanesimo musicale non lo impedisce.
A dimostrazione che ormai tutti considerano West Side Story un'opera, la cui fortuna si è già manifestata attraverso le migliaia di repliche in palcoscenico e le ben note versioni cinematografiche, Augias ha ricordato che già nel 2000 quel singolare capolavoro di Bernstein è approdato alla Scala. Volendo far intendere che il passaggio dai teatri di Broadway alla Scala era avvenuto nel giro di pochi anni; ma dimenticando, colpevolmente, che West Side Story, prima di sbarcare alla Scala ( in Italia aveva cominciato a circolare dagli anni Ottanta: Trieste, Macerata, Nervi) ha atteso decenni, essendo stata scritta da Bernstein nei primi anni Cinquanta. In questo caso, passi per Augias che non è del mestiere, ma il suo autore 'personale, Polchi, si deve essere distratto.
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Più tardi staremo a vedere se anche questa volta con il 'Preludio' della Traviata - come già nel caso de 'La donna è mobile' di Rigoletto - Verdi ha portato fortuna e spettatori al corso di musica, accelerato ma anche un pò sgangherato e naif, del maestro Augias.
Su Rai3 La Gioia della Musica, lunedì 6 giugno, ha raccolto 893.000 spettatori (5.4%) Venerdì 3 giugno erano stati 872.000, con lo share a 5,5% . Un Posto al Sole 1.394.000 spettatori (7.8%).
Dunque Verdi un miracolo, seppure piccolissimo, l'ha fatto per la seconda volta a favore di un maestro che non se lo merita.
Ma Augias non si contenta ed osa ancora chiedere un miracolo a Verdi. per la seconda sera consecutiva - lunedì 6 e martedì 7- torna a Verdi, e torna a Traviata. Ieri sera il Preludo all'Atto I, questa sera 'Amami Alfredo'. Prove interrotte - che noia ! - tutte le sere per infilarci qualche banalità, poi con la Scappucci al pianoforte a parlare dell'opera; segue predicozzo, che per Traviata Augias fa anche benino perchè frequenta il capolavoro verdiano da tempo, come abbiamo già raccontato, un paio di inserti filmici, e infine i tre minuti tre di musica, dopo un fiume di parole.
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Intanto aggiorniamo l'elenco dei musicisti raccontati e
spiegati (?) da Corrado Augias, a mercoledì 8 giugno :
Beethoven 3
Puccini 3
Rossini 2
Vivaldi 1
Ciaikovskij 1
Schubert 1
Bellini 1
Mozart 1
Wagner 1
Verdi 3
Brahms 1
Offenbach 1
Bernstein 1
Bizet 1
Bach 1
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