martedì 11 dicembre 2018

La crisi della carta stampata non risparmia nessuno. Ora tocca a 'IL GIORNALE' diretto da Sallusti, di proprietà della famiglia Berlusconi

Editoria: assemblea del Giornale, proposta dell'azienda irricevibile. Respinto il taglio del 30% agli stipendi. Sallusti: "Farò di tutto per ottenere soluzioni meno dolorose". Cinque giorni di sciopero nella disponibilità del CdR.




MILANO, 11 dicembre 2018. - "La proposta e' irricevibile sia per l'entita' del sacrificio economico richiesto ai dipendenti e sia per gli effetti estremamente negativi che l'impiego di una forza lavoro ridotta ogni giorno del 30% avrebbe sulla qualita' del quotidiano che i lettori trovano in edicola": e' quanto ha deciso l'assemblea dei giornalisti de Il Giornale che ha preso atto "con profondo sconcerto" della confermata volonta' dell'azienda di tagliare del 30% le retribuzioni del personale nell'ambito della procedura di "solidarietà" che dovrebbe contribuire a far uscire il Giornale dalla crisi nella quale si trova. "Proposta tanto meno accettabile - si legge in una nota dei giornalisti - in quanto il management che ha gestito l'azienda negli ultimi anni non ha assunto impegni concreti ne' sulle misure che, dirette a contenere i costi, riducano il contributo richiesto ai dipendenti ne' sulle iniziative - prima fra tutte una maggiore integrazione fra la redazione del Giornale cartaceo e quella del Giornale online - dirette a un rilancio della testata che si dimostra sempre piu' urgente e che richiede, come e' evidente, un cambio di strategia rispetto al passato". In questa situazione estremamente difficile, i giornalisti del Giornale confidano che il direttore Alessandro Sallusti si attivi nell'ambito del suo ruolo per la salvaguardia della testata, del suo prodotto e della sua redazione. "Faro' di tutto perche' la trattativa che si apre porti soluzioni meno dolorose per tutti", ha replicato il direttore Sallusti. In vista della trattativa che sta per aprirsi con la Fieg e la Fnsi sulla procedura della "solidarietà", l'assemblea dei giornalisti del Giornale ha deciso all'unanimita' di portare da due a cinque i giorni di sciopero che il Comitato di redazione puo' proclamare quando riterra' piu' opportuno. (ANSA).

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